05 settembre 2012
Aggiornamenti e focus
Influenza 2012-13: in arrivo nuove varianti dei virus
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Quella in arrivo sarà «una stagione influenzale meno mite e più complessa rispetto a quella dei due anni scorsi e richiederà un'attenzione maggiore alla vaccinazione da parte delle categorie deboli». Lo afferma l'Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli), attraverso una nota del suo presidente, Pierluigi Clerici. L'Amcli spiega che, sulla base dei dati dell'Oms, nella prossima stagione influenzale circolerà ancora il ceppo virale pandemico del 2009 (A/H1N1 2009) ma anche altri due ceppi diversi da quelli che hanno circolato negli ultimi due anni (un ceppo B e un ceppo H3N2). Quindi la composizione del vaccino per la prossima stagione contiene un virus (A/H1N1 2009) uguale a quello delle due stagioni precedenti, mentre i virus H3N2 e B sono differenti.
«Dopo l'anno della pandemia» spiega Clerici «abbiamo avuto due stagioni influenzali relativamente più tranquille poiché hanno circolato gli stessi ceppi virali e, quindi, la composizione del vaccino è rimasta uguale. Nel corso degli ultimi mesi, le organizzazioni sanitarie mondiali hanno effettuato indagini e rilevazioni per identificare i possibili ceppi dell'influenza che ci affliggeranno nel corso del prossimo inverno e gli strumenti per proteggere la popolazione debole». Ma il virus dell'influenza è un trasformista, si modifica facilmente per tentare di sfuggire al nostro sistema immunitario, e come spiega Giancarlo Icardi, ordinario della Facoltà di Medicina dell'università di Genova «in questo caso, dopo due anni in cui è rimasto sostanzialmente stabile sono in arrivo insieme alla vecchia A/H1N1, due nuove varianti, una di tipo B e una H3N2, sconosciute al nostro organismo. Questo in teoria rende più facile il contagio, ma in pratica ci sono molti altri fattori di cui tenere conto, dalla copertura vaccinale al clima, per cui dire adesso come sarà la stagione è come tirare una monetina».
Secondo l'Amcli, infine, le istituzioni sanitarie dovranno riflettere sui dati raccolti da un recente lavoro pubblicato su The lancet, sulla pandemia influenzale del 2009/2010. I decessi causati dal virus, secondo le stime pubblicate, infatti, sono state 575.000, cioè circa 100.000 in più rispetto all'influenza stagionale. A differenza delle solite epidemie stagionali però, l'80% dei decessi è avvenuto in soggetti al di sotto dei 65 anni d'età. Intanto, l'Advisory committee on immunization practices (Acip) statunitense ha pubblicato, a fine agosto, le raccomandazioni per la stagione influenzale 2012-2013 che includono lo schema di vaccinazioni dei bambini, le informazioni sui ceppi inclusi nel vaccino, sugli effetti collaterali e sulle allergie. In particolare, l'Acip raccomanda che vengano vaccinati anche i soggetti con allergia all'uovo che si manifesta soltanto con l'orticaria.
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