21 gennaio 2013
Aggiornamenti e focus
Usa: consumo di yogurt è indice di stile di vita sano
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Dimmi quanto yogurt consumi e ti dirò se hai un'alimentazione corretta. Si direbbe fattibile secondo uno studio, effettuato su un sottogruppo di partecipanti allo storico studio Framingham, e recentemente pubblicato su Nutrition research, in cui si dimostra che ci sono degli "alimenti civetta", il cui consumo è indice di una generale attenzione a cosa si mette in tavola. È il caso dello yogurt, il cui consumo, secondo i dati raccolti, si correla con un profilo metabolico migliore rispetto a quello della popolazione generale. I ricercatori dello Human nutrition research center on aging della Tufts university di Boston hanno potuto valutare la qualità dell'alimentazione di più di 6.000 persone grazie ai dati ottenuti da questionari validati usando il Dietary guidelines adherence index (Dgai), un indice di valutazione della qualità della dieta. Tenendo conto di variabili quali i fattori demografici e lo stile di vita dei partecipanti, hanno dimostrato che chi consuma abitualmente yogurt (il 64% delle donne e il 41% degli uomini), assume quantità di potassio maggiori rispetto al resto della popolazione e ha una probabilità nettamente inferiore (mediamente di quasi il 50%) di andare incontro a carenze nutrizionali, in particolare a deficit di B2, B12, calcio, magnesio e zinco. Il consumo di yogurt è stato inoltre associato a più bassi livelli di trigliceridi e glucosio nel sangue, oltre che a una pressione arteriosa sistolica e un'insulino-resistenza inferiori alla media. «I risultati non sono legati solo all'ottimo apporto nutrizionale dello yogurt ma anche al fatto che chi lo consuma quotidianamente ha in genere un'alimentazione complessivamente più equilibrata rispetto a quella del resto della popolazione, specialmente negli Stati Uniti, dove l'uso di latticini meno salubri (latte intero e formaggi) è molto comune» spiega Huifen Wang, primo autore del lavoro. Lo yogurt è anche il cibo di chi fa attività fisica, come dimostrato dai più bassi livelli di trigliceridi e glicemia. A confermare quest'ultima teoria sarebbe il fatto che, quando i risultati ottenuti dallo studio trasversale sono stati corretti tenendo conto dell'indice di massa corporea dei partecipanti, l'associazione tra i livelli di glucosio e trigliceridi e l'assunzione di yogurt si è rivelata statisticamente irrilevante. Vi sono però anche proprietà intrinseche del prodotto che possono spiegare l'abbassamento della pressione arteriosa sistolica, poiché lo yogurt contiene peptidi che inibiscono gli enzimi responsabili della conversione dell'angiotensina.
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