06 marzo 2014
Aggiornamenti e focus
Tivù in camera, videogame e obesità nei ragazzi: un rapporto complesso
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Gli esperti d'oltreoceano ne sono certi: togliere la televisione dalla camera dei bambini aiuta anche a tenere sotto controllo il peso dei più piccoli. Secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Jama pediatrics, infatti, i bambini che hanno la televisione in camera da letto sono più a rischio di avere problemi con la bilancia: «Si parla di un aumento nell'indice di massa corporea di 0,59 punti dopo 2 anni e di 0,75 punti dopo 4 anni» precisa Diane Gilbert-Diamond, prima autrice della ricerca che assieme ai suoi colleghi ha esaminato 6.522 bambini tra i 10 e i 14 anni. L'indice di massa corporea, calcolato in base a peso e altezza (e più precisamente dividendo il peso espresso in chili per il quadrato della statura espressa in centimetri), aiuta a valutare i rischi per la salute ma non spiega le cause dei chili di troppo. Un indice di massa corporea inferiore a 18,5 indica che una persona può andare incontro a disturbi per eccesiva magrezza, mentre all'estremo opposto valori superiori a 30 mettono in guardia contro i possibili effetti nefasti dell'obesità.
«Non è solo una questione di numero di ore trascorse davanti allo schermo, ma entrano in gioco altri fattori che complicano la situazione» chiarisce la ricercatrice. Innanzitutto guardare la tv a letto e magari addormentarsi quando è ancora accesa non aiuta il buon riposo, anzi porta spesso a un sonno disturbato con conseguenti problemi sul metabolismo. E non bisogna nemmeno dimenticare gli spot pubblicitari che popolano il teleschermo e che possono spingere i bambini a consumare prodotti alimentari anche molto ricchi di calorie e decisamente poco sani.
Ma per tranquillizzare almeno in parte i genitori più apprensivi, sempre sulle pagine di Jama pediatrics si legge che non tutto il tempo trascorso davanti a uno schermo è dannoso per la linea di bambini e ragazzi.
«I videogiochi interattivi possono dare una mano ai pediatri e alle famiglie che hanno a che fare con bambini e adolescenti in sovrappeso e obesi» assicura Stewart G. Trost, ricercatore dell'Università del Queensland di Birbane, in Australia. Assieme ai suoi colleghi, Trostha coinvolto nello studio 75 bambini con chili di troppo (sia sovrappeso che obesi) e li ha divisi in 2 gruppi: un gruppo ha seguito per 16 settimane solo un programma classico di controllo del peso, mentre per l'altro gruppo oltre al programma sono stati aggiunti anche videogiochi interattivi. «In entrambi i gruppi il sovrappeso è diminuito, ma i videogiochi hanno contribuito a cambiare l'atteggiamento dei ragazzi spingendoli ad essere più attivi, con ripercussioni positive anche in termini di peso» spiega il ricercatore. I numeri parlano da soli: con i videogiochi il sovrappeso ha fatto segnare un −10,9% mentre il risultato si è fermato a −5,5% senza la console interattiva. Anche i videogame possono quindi trasformarsi in strumenti di salute, l'importante è scegliere quelli giusti.
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