08 settembre 2014
Aggiornamenti e focus
Sclerosi multipla: migliorare l’equilibrio con un videogioco
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Migliorare le connessioni cerebrali nei pazienti con sclerosi multipla e disturbi dell'equilibrio con un videogioco che richiede l'uso di una tavola su cui stare in equilibrio. È questa l'ipotesi valutata con un piccolo studio da un gruppo di ricercatori italiani e pubblicato sulla rivista Radiology. Come ricordano gli autori, i pazienti con sclerosi multipla, una malattia neurologica che interessa le connessioni cerebrali e la comunicazione fra cervello e corpo, possono avere disturbi dell'equilibrio con il rischio di lesioni e cadute. E su questo argomento Luca Prosperini, dell'Università La Sapienza di Roma, ha condotto uno studio insieme ad alcuni colleghi per valutare gli effetti di un videogioco che richiede l'utilizzo di una pedana che trasmette al video la propria posizione e movimenti, visibili sullo schermo.
Attenzione però, l'esercizio con tale sistema da parte dei pazienti va iniziato solo sotto supervisione, per il possibile rischio di farsi male.
Già uno studio precedente aveva sostenuto l'idea che con l'utilizzo di tale gioco i pazienti potessero migliorare l'equilibrio, e con questo nuovo lavoro i ricercatori hanno valutato grazie a esami neuroradiologici le possibili modificazioni a livello del cervello in seguito a questo tipo di esercizi.
Alla ricerca, durata in totale 24 settimane, hanno partecipato 27 pazienti con sclerosi multipla e 15 volontari sani. Sono state condotte indagini neuroradiologiche (risonanza magnetica cerebrale) e sul controllo posturale statico. I pazienti sono stati divisi in due gruppi (uno da 13 e uno da 14 persone): un gruppo per tre mesi utilizzava il video gioco per 30-40 minuti ogni giorno per cinque giorni la settimana, e l'altro no. I successivi tre mesi si invertivano i gruppi: chi aveva fino a quel momento giocato non faceva più tali esercizi e viceversa.
I ricercatori hanno visto che i pazienti guadagnavano in equilibrio e a livello cerebrale vi era un miglioramento della guaina protettiva situata intorno ai nervi, con una conduzione migliore del segnale tra il cervello e il corpo.
Non si sa se altri tipi di esercizi possano migliorare l'equilibrio in questi pazienti, ma video giochi analoghi potrebbero avere il medesimo effetto. Lo studio ha alcuni limiti, dalla difficoltà di interpretazione dei cambiamenti cerebrali visti al fatto che l'esercizio va continuato per mantenere l'effetto. Si tratta di uno studio piccolo, su pochi pazienti, e se è stata vista l'associazione tra esercizio e cambiamento dell'immagine cerebrale, non è stata stabilita la relazione di causa-effetto. Ecco perché sono necessarie ulteriori ricerche sull'argomento.
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