14 agosto 2017
Aggiornamenti e focus
Dolcificanti artificiali, consumo in crescita. Il punto su rischi e benefici
Tags:
Aspartame, sucralosio, stevioside sono solo alcuni dei rappresentanti dell'ampio gruppo di "alternative allo zucchero" oggi disponibili sul mercato, ma i dati scientifici non consentono di dare il via libera incondizionato al loro utilizzo. E come si legge dalle pagine della rivista Canadian medical association journal, i dubbi riguardano l'efficacia di questi prodotti nel tenere sotto controllo il peso, ma anche potenziali rischi di obesità, ipertensione e malattie cardiache.
«L'obesità è una delle grandi sfide della società moderna e sapere che l'eccessivo consumo di zucchero è una delle cause del fenomeno ha fatto crescere la popolarità dei dolcificanti artificiali» esordisce Ryan Zarychanski, della University of Manitoba, in Canada, coordinatore della ricerca, ricordando che nel 2008 il 30 per cento degli statunitensi dichiarava di utilizzare dolcificanti artificiali e che il loro utilizzo è in continua crescita. Per fare chiarezza sull'efficacia e gli effetti a lungo termine di questi prodotti, Zarychanski e colleghi hanno analizzato la letteratura scientifica disponibile sull'argomento e hanno incluso nella loro analisi 37 studi e poco più di 400mila persone seguite per diversi anni.
«Gli studi analizzati non riescono a confermare senza ombra di dubbio che l'utilizzo di questi dolcificanti aiuti a controllare il peso» dicono gli autori, che poi aggiungono: «Inoltre da molti studi emerge il dubbio che i dolcificanti artificiali possano essere associati sul lungo periodo a un aumento dell'indice di massa corporea e del rischio cardio-metabolico».
«Fino a quando rischi e benefici dell'utilizzo di questi prodotti non saranno chiariti è bene non abusarne e consumarli con accortezza» aggiunge Meghan Azad, della University of Manitoba e prima autrice della ricerca che con il suo gruppo sta portando a vanti uno studio per comprendere gli effetti dei dolcificanti artificiali sulle donne in gravidanza e sul microbiota (la "flora intestinale") e il metabolismo dei neonati.
Fonte: CMAJ. 2017 Jul 17;189(28):E929-E939. doi: 10.1503/cmaj.161390
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
«L'obesità è una delle grandi sfide della società moderna e sapere che l'eccessivo consumo di zucchero è una delle cause del fenomeno ha fatto crescere la popolarità dei dolcificanti artificiali» esordisce Ryan Zarychanski, della University of Manitoba, in Canada, coordinatore della ricerca, ricordando che nel 2008 il 30 per cento degli statunitensi dichiarava di utilizzare dolcificanti artificiali e che il loro utilizzo è in continua crescita. Per fare chiarezza sull'efficacia e gli effetti a lungo termine di questi prodotti, Zarychanski e colleghi hanno analizzato la letteratura scientifica disponibile sull'argomento e hanno incluso nella loro analisi 37 studi e poco più di 400mila persone seguite per diversi anni.
«Gli studi analizzati non riescono a confermare senza ombra di dubbio che l'utilizzo di questi dolcificanti aiuti a controllare il peso» dicono gli autori, che poi aggiungono: «Inoltre da molti studi emerge il dubbio che i dolcificanti artificiali possano essere associati sul lungo periodo a un aumento dell'indice di massa corporea e del rischio cardio-metabolico».
«Fino a quando rischi e benefici dell'utilizzo di questi prodotti non saranno chiariti è bene non abusarne e consumarli con accortezza» aggiunge Meghan Azad, della University of Manitoba e prima autrice della ricerca che con il suo gruppo sta portando a vanti uno studio per comprendere gli effetti dei dolcificanti artificiali sulle donne in gravidanza e sul microbiota (la "flora intestinale") e il metabolismo dei neonati.
Fonte: CMAJ. 2017 Jul 17;189(28):E929-E939. doi: 10.1503/cmaj.161390
Salute oggi:
- Notizie e aggiornamenti
- Libri e pubblicazioni
- Dalle aziende
- Appunti di salute
- Nutrire la salute
- Aperi-libri
- Allenati con noi
...e inoltre su Dica33: