09 ottobre 2014
Aggiornamenti e focus, Speciale Salute del respiro
La paura di perdere il lavoro può aumentare il rischio di asma
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Lavoratori preoccupati di perdere il posto potrebbero avere più facilmente l'asma. Un gruppo di ricercatori tedeschi dell'Università di Düsseldorf è andato a vedere se l'insicurezza sul lavoro, data la recessione economica europea degli ultimi anni, fosse associata a un aumento dei casi di asma. La loro ricerca ha coinvolto oltre 7mila lavoratori che fra il 2009 e il 2011 hanno risposto a un questionario su disturbi respiratori e sui loro pensieri rispetto alla possibilità di perdere il posto di lavoro entro due anni. È stata fatta una diagnosi di asma in 100 casi e a ogni aumento del 25 per cento dello stress collegato al lavoro vi era un aumento del 24 per cento del rischio di asma.
Inoltre, fra quelli che pensavano che la possibilità di perdere il lavoro fosse assai concreta, il rischio di asma arrivava al 60 per cento.
Questi partecipanti con pensieri più negativi sul futuro - con particolare riferimento ai due anni successivi - erano in genere più giovani, con una istruzione inferiore, single e con un reddito più basso. Inoltre era anche più probabile che chi temeva di perdere il lavoro non avesse un contratto a tempo indeterminato e fosse depresso. La ricerca non prova che lo stress collegato al lavoro sia causa di asma, ma dicono i ricercatori: «Questo studio ha dimostrato, per la prima volta, che il la precarietà sul lavoro che ciascuno percepisce può aumentare il rischio di nuova insorgenza di asma. Ulteriori studi prospettici possono cercare di capire quando i nostri risultati siano generalizzabili e determinare i meccanismi che li regolano».
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