04 ottobre 2017
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Emicrania, quando è colpa dell’orologio biologico e dello stress economico
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L'orologio biologico e in particolare i geni che controllano i ritmi circadiani - ovvero quelli che modificano le risposte dell'organismo a fattori ambientali come la luce - sono importanti nel determinare l'insorgenza di emicrania in persone che sono soggette a stress, in particolare a quello legato a questioni economiche.
«Alla base dell'emicrania ci sono diversi fattori, sia genetici sia ambientali, non sempre semplici da identificare con esattezza» esordiscono gli autori di uno studio presentato a Parigi nel corso del congresso dello European college of neuropsychopharmacology, ricordando che l'emicrania è una malattia neurologia grave e debilitante che interessa un miliardo di persone in tutto il mondo con costi che per l'Unione europea raggiungono i 27 miliardi di euro l'anno.
I geni che controllano i ritmi circadiani sono stati associati in passato a modifiche nell'umore; Daniel Baksa della Semmelweis university, di Budapest, e colleghi hanno pensato di valutare l'associazione di questi geni anche con l'emicrania andando a studiare in particolare il gene Clock che ha un ruolo di primo piano nel regolare diverse attività ritmiche dell'organismo, inclusa la temperatura corporea e i livelli di cortisolo (l'ormone dello stress).
«Dall'analisi non è emersa una correlazione diretta tra il gene e l'emicrania, ma quando abbiamo preso in considerazione l'effetto dello stress finanziario abbiamo osservato risultati interessanti» aggiungono gli autori che hanno coinvolto nella ricerca 999 pazienti da Budapest e 1.350 da Manchester (Inghilterra).
In particolare chi aveva una determinata variante del gene Clock aveva anche maggiori possibilità di sviluppare emicrania in presenza di uno stress economico-finanziario. «Il nostro lavoro non spiega cosa causa l'emicrania, ma mette in evidenza e definisce più in dettaglio lo stretto legame tra fattori genetici e ambientali alla base della patologia» dice Baksa, che poi conclude: «Restano ancora tante domande aperte, per esempio se altre varianti genetiche circadiane in associazione a diversi tipi di stress siano in grado di causare gli stessi effetti».
Fonte: European College of Neuropsychopharmacology (Ecnp) Congress 2017
«Alla base dell'emicrania ci sono diversi fattori, sia genetici sia ambientali, non sempre semplici da identificare con esattezza» esordiscono gli autori di uno studio presentato a Parigi nel corso del congresso dello European college of neuropsychopharmacology, ricordando che l'emicrania è una malattia neurologia grave e debilitante che interessa un miliardo di persone in tutto il mondo con costi che per l'Unione europea raggiungono i 27 miliardi di euro l'anno.
I geni che controllano i ritmi circadiani sono stati associati in passato a modifiche nell'umore; Daniel Baksa della Semmelweis university, di Budapest, e colleghi hanno pensato di valutare l'associazione di questi geni anche con l'emicrania andando a studiare in particolare il gene Clock che ha un ruolo di primo piano nel regolare diverse attività ritmiche dell'organismo, inclusa la temperatura corporea e i livelli di cortisolo (l'ormone dello stress).
«Dall'analisi non è emersa una correlazione diretta tra il gene e l'emicrania, ma quando abbiamo preso in considerazione l'effetto dello stress finanziario abbiamo osservato risultati interessanti» aggiungono gli autori che hanno coinvolto nella ricerca 999 pazienti da Budapest e 1.350 da Manchester (Inghilterra).
In particolare chi aveva una determinata variante del gene Clock aveva anche maggiori possibilità di sviluppare emicrania in presenza di uno stress economico-finanziario. «Il nostro lavoro non spiega cosa causa l'emicrania, ma mette in evidenza e definisce più in dettaglio lo stretto legame tra fattori genetici e ambientali alla base della patologia» dice Baksa, che poi conclude: «Restano ancora tante domande aperte, per esempio se altre varianti genetiche circadiane in associazione a diversi tipi di stress siano in grado di causare gli stessi effetti».
Fonte: European College of Neuropsychopharmacology (Ecnp) Congress 2017
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