30 aprile 2019
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Gambe pesanti, dieci consigli per prevenire la malattia venosa cronica
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Gambe pesanti, dolore, sensazione di gonfiore, fino alla comparsa di capillari e vene varicose. Sono i principali sintomi della malattia venosa cronica, una condizione molto diffusa che se non contrastata può evolvere fino a causare lesioni e ulcere sulla pelle.
I sintomi, più accentuati alla fine della giornata o dopo aver trascorso molto tempo in piedi o in posizione seduta, possono essere circoscritti all'area in cui è presente la dilatazione delle vene oppure interessare tutti gli arti inferiori .
Possono essere presenti anche sintomi meno specifici come formicolio, sensazioni pulsanti e bruciore. Altri sintomi ancora sono la sensazione di calore e crampi, per lo più serali o notturni. Il calore è a volte accompagnato da prurito, dovuto l'accumulo di liquido nelle gambe, e dalla formazione di edema.
Tutti sono comunque la conseguenza delle alterazioni delle vene e della circolazione del sangue: accumulo di liquidi nelle gambe, infiammazione dei vasi venosi e pressione delle vene dilatate sui nervi circostanti.
Tra i fattori di rischio per la malattia venosa cronica vi sono la familiarità, il sovrappeso e gli eccessi alimentari. Giocano un ruolo anche l'esposizione a fonti di calore (come esposizione al sole) le alterazioni della postura e della deambulazione, l'abitudine di indossare abiti stretti e tacchi alti molto frequentemente.
Per ridurre i sintomi e prevenire la progressione verso fasi più avanzate è importante praticare attività fisica, evitare l'esposizione al calore eccessivo, indossare scarpe con tacco medio e calze elastiche a compressione graduata. Ne esistono di vari tipi, sarà lo specialista a indicare quello più adatto al singolo caso.
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Sintomi della malattia venosa cronica
I sintomi, più accentuati alla fine della giornata o dopo aver trascorso molto tempo in piedi o in posizione seduta, possono essere circoscritti all'area in cui è presente la dilatazione delle vene oppure interessare tutti gli arti inferiori .
Possono essere presenti anche sintomi meno specifici come formicolio, sensazioni pulsanti e bruciore. Altri sintomi ancora sono la sensazione di calore e crampi, per lo più serali o notturni. Il calore è a volte accompagnato da prurito, dovuto l'accumulo di liquido nelle gambe, e dalla formazione di edema.
Tutti sono comunque la conseguenza delle alterazioni delle vene e della circolazione del sangue: accumulo di liquidi nelle gambe, infiammazione dei vasi venosi e pressione delle vene dilatate sui nervi circostanti.
Tra i fattori di rischio per la malattia venosa cronica vi sono la familiarità, il sovrappeso e gli eccessi alimentari. Giocano un ruolo anche l'esposizione a fonti di calore (come esposizione al sole) le alterazioni della postura e della deambulazione, l'abitudine di indossare abiti stretti e tacchi alti molto frequentemente.
Per ridurre i sintomi e prevenire la progressione verso fasi più avanzate è importante praticare attività fisica, evitare l'esposizione al calore eccessivo, indossare scarpe con tacco medio e calze elastiche a compressione graduata. Ne esistono di vari tipi, sarà lo specialista a indicare quello più adatto al singolo caso.
Dieci consigli per prevenire la malattia venosa cronica
- Non stare in piedi a lungo nel limite del possibile: è bene ogni tanto sedersi, distendersi almeno camminare un po'.
- Non usare tacchi alti limitando le situazioni particolari. Ottimale è un tacco di 3-4 centimetri.
- Dormire in una posizione di scarico con le gambe più alte del cuore, collocando un rialzo di 5 centimetri sotto i piedini della rete del letto formando così un piano inclinato.
- Evitare il sovrappeso.
- È consigliabile fare una passeggiata di almeno mezz'ora al giorno.
- Nell'arco della settimana svolgere in due o tre occasioni un'attività sportiva. Non fare sport che richiedono scatti o comunque movimenti bruschi. Consigliati sono il nuoto e la bici, o attività che richiedono gesti ripetuti ma non bruschi.
- Una particolare attenzione va prestata all'arrivo della stagione calda, in particolare quando si registra un'escursione termica
- L'assunzione della pillola anticoncezionale rappresenta un rischio per la comparsa di trombosi come complicanza, per cui, a scopo preventivo sarebbe opportuno associarla farmaci flebotropi, come i bioflavonoidi, ed eseguire esami adeguati (chiedere il proprio medico).
- Indossare calze elastiche preventive soprattutto quando si sta a lungo seduti o in piedi.
- Assumere anche durante l'inverno farmaci flebotropi affidabili per dimostrata efficacia clinica e sicurezza, nei tempi e nei modi prescritti dallo specialista e dal medico di famiglia.
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