12 febbraio 2022
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Intelligenza Artificiale e sonno - Luca Pani
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I neonati o i bambini insonni sono capaci di portare se stessi e i loro genitori alla disperazione. Il motivo principale, oltre alla fatica fisica, è che sembra avvenga tutto senza un motivo e senza alcuna regola per capire come porvi rimedio. In realtà non è così e l'Intelligenza Artificiale (AI) può darci una mano. I computer sono, infatti, molto più bravi degli esseri umani a capire come alcuni eventi si ripetano con precisione, ovvero se e quale sia il loro pattern.
Ci sono diverse App come ad esempio Nod, Huckleberry, Hatch Baby e Cradle in grado di indicare a genitori sull'orlo di una crisi di nervi come migliorare il sonno dei loro bambini. Ancora una volta non aspettatevi dei miracoli, la regola aurea dell'AI - in qualunque campo venga utilizzata - è nella sua stretta dipendenza, almeno da principio dall'intelligenza, dalla precisione e dalla sincerità dell'essere umano che fornisce le informazioni e i dati da computare.
Per questi motivi alcune App, non fidandosi della soggettività nell'input umano, hanno utilizzato in passato anche dei dispositivi oggettivi come delle magliette intelligenti che indossate dal bambino trasmettevano la temperatura corporea, la profondità e la frequenza del respiro che sono stati essenziali per scrivere gli algoritmi che capissero in quale fase del sonno stesse dormendo e se poteva essere spostato o meno nel suo letto senza rischiare di svegliarlo. Queste prime fasi di studio sono state necessarie, e non sono ancora terminate, perché solo quando ci sono un numero sufficiente di dati provenienti dal singolo bambino e da migliaia in rete, che possono essere messi in relazione uno con l'altro, allora gli algoritmi dell'apprendimento computazionale (machine learning) sono in grado di fare delle analisi predittive sul miglior comportamento da seguire.
Alcuni dei prodotti più elaborati (e costosi) prevedono dei bracci meccanici capaci di cullare il neonato nel momento in cui la App si accorge che il sonno sta facendosi più superficiale oppure possono mandare un messaggio ai genitori, svegliandoli, per informarli che la temperatura del bambino in relazione a quella della camera da letto non è ottimale per il sonno e che va modificata. Sensori termostatici che controllano automaticamente la temperatura della stanza che, come è noto, è il singolo fattore più importante per avere una notte di sonno riposante, esistono da tempo.
Igiene del sonno
Se da un lato è vero che insegnare ad un bambino prima e meglio possibile come avere una corretta igiene del sonno è essenziale per il suo futuro sviluppo psicofisico, non tutti sono d'accordo con l'impiego di tanta tecnologia se applicata alla fisiologia del sonno e per giunta in un infante che dovrebbe imparare in modo naturale come dormire. Il fatto di cullare sistematicamente i bambini per farli addormentare o peggio quando sono più grandicelli farli crollare davanti alla televisione accesa o allo schermo di un tablet sono errori da matita rossa perché rischiano di alterare per tempi lunghissimi la normale modalità con cui da milioni di anni gli esseri umani si addormentano. Al buio e chiudendo gli occhi.
Luca Pani
Psichiatra - Università di Miami
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Ci sono diverse App come ad esempio Nod, Huckleberry, Hatch Baby e Cradle in grado di indicare a genitori sull'orlo di una crisi di nervi come migliorare il sonno dei loro bambini. Ancora una volta non aspettatevi dei miracoli, la regola aurea dell'AI - in qualunque campo venga utilizzata - è nella sua stretta dipendenza, almeno da principio dall'intelligenza, dalla precisione e dalla sincerità dell'essere umano che fornisce le informazioni e i dati da computare.
Vedi anche:
Analisi del sonno
Per questi motivi alcune App, non fidandosi della soggettività nell'input umano, hanno utilizzato in passato anche dei dispositivi oggettivi come delle magliette intelligenti che indossate dal bambino trasmettevano la temperatura corporea, la profondità e la frequenza del respiro che sono stati essenziali per scrivere gli algoritmi che capissero in quale fase del sonno stesse dormendo e se poteva essere spostato o meno nel suo letto senza rischiare di svegliarlo. Queste prime fasi di studio sono state necessarie, e non sono ancora terminate, perché solo quando ci sono un numero sufficiente di dati provenienti dal singolo bambino e da migliaia in rete, che possono essere messi in relazione uno con l'altro, allora gli algoritmi dell'apprendimento computazionale (machine learning) sono in grado di fare delle analisi predittive sul miglior comportamento da seguire.
Vedi anche:
Bracci meccanici
Alcuni dei prodotti più elaborati (e costosi) prevedono dei bracci meccanici capaci di cullare il neonato nel momento in cui la App si accorge che il sonno sta facendosi più superficiale oppure possono mandare un messaggio ai genitori, svegliandoli, per informarli che la temperatura del bambino in relazione a quella della camera da letto non è ottimale per il sonno e che va modificata. Sensori termostatici che controllano automaticamente la temperatura della stanza che, come è noto, è il singolo fattore più importante per avere una notte di sonno riposante, esistono da tempo.
Igiene del sonno
Se da un lato è vero che insegnare ad un bambino prima e meglio possibile come avere una corretta igiene del sonno è essenziale per il suo futuro sviluppo psicofisico, non tutti sono d'accordo con l'impiego di tanta tecnologia se applicata alla fisiologia del sonno e per giunta in un infante che dovrebbe imparare in modo naturale come dormire. Il fatto di cullare sistematicamente i bambini per farli addormentare o peggio quando sono più grandicelli farli crollare davanti alla televisione accesa o allo schermo di un tablet sono errori da matita rossa perché rischiano di alterare per tempi lunghissimi la normale modalità con cui da milioni di anni gli esseri umani si addormentano. Al buio e chiudendo gli occhi.
Vedi anche:
L'uomo senza sonno
L'uomo senza sonno
Luca Pani
Psichiatra - Università di Miami
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