Piede piatto nel bambino: cosa fare
Il piede piatto nel bambino è assolutamente normale. La necessità di poter contare su un appoggio più esteso quando inizia a camminare, lo porta infatti a sfruttare tutta l'area plantare fino almeno ai 5 anni. Con il tempo, il piede corregge spontaneamente questa posizione e verso i 9 anni si manifesta la normale curvatura. Non si può parlare quindi in questo caso di una patologia ma di un passaggio di adattamento, una fase transitoria. Fisiologica alla crescita del bambino.
Come si individua il piede piatto? Nella parte interna del piede è presente una zona sollevata. Questa è la sua corretta posizione. Quando quest'area - chiamata volta plantare mediale - è priva dell'arco (l'appiattimento può essere parziale o totale), siamo in presenza della malformazione anatomica nota come piede piatto. La conseguenza è che, se osservate la persona di spalle, il calcagno scivola verso l'esterno (pronazione).
Tutto questo porta ad un appoggio non corretto del piede che sostiene tutto il corpo e ad una scorretta distribuzione del peso. Con il risultato che si possono manifestare dolori che dal piede possono raggiungere anche il ginocchio, conseguenze posturali e manifestarsi - in età adulta - di patologie secondarie come artrosi e alluce valgo
Piede piatto: quando intervenire nel bambino
Abbiamo detto che l'appoggio non corretto del piede fa parte della fase di crescita del bambino e non deve preoccupare. Se però la posizione persiste anche tra i 9 e 12 anni - una fascia di età nella quale si può parlare di piede ormai adulto - va valutato l'opportunità dell'intervento chirurgico, l'unico in grado di eliminare lo sviluppo scorretto dell'arco plantare. La decisione viene presa solo quando esistono condizioni realmente invalidanti per la normale attività quotidiana del bambino - dal camminare all'esercitare una attività sportiva - e si sia in presenza di una alterazione morfologica del piede. In genere si effettua prima dei 12 anni.
Step precedenti interessano la prescrizione di un plantare da inserire nelle scarpe che può essere di forma standard o personalizzata a seconda della gravità e del tipo di malformazione. Questo inserimento aiuta il bambino ad appoggiare il piede in modo corretto e a crescere senza piattismo. Una prima visita di controllo dall'ortopedico può essere comunque anticipata intorno ai 6/7 anni. L'anamnesi inizia dallo scoprire se il bambino sente dolore ai piedi e difficoltà nei movimenti. Possono essere prescritti esercizi semplici di fisioterapia per aiutare i movimenti corretti della muscolatura del piede.
Esistono fattori di rischio nel piede piatto del bambino? Si può rispondere affermando che la presenza del piede piatto è più frequente nei maschi. E tra i fattori di rischio va inserita l'obesità ma anche una predisposizione familiare a questo tipo di malformazione.
Carla De Meo
Bibliografia:
- J. A. Sullivan, Pediatric fla4oot: evalua7on and management, in The Journal of the American Academy of Orthopaedic Surgeons, vol.7, n. 1, 1°gennaio 1999
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