11 febbraio 2015
Aggiornamenti e focus
Una dieta sana per il bene dei polmoni
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Non solo malattie cardiovascolari e cancro. Con la giusta alimentazione anche alcune malattie polmonari croniche hanno meno probabilità di manifestarsi. Lo afferma dalle pagine della prestigiosa rivista British medical journalRaphaelle Varraso, del National institute of health and medical research di villejuif, in Francia, che assieme a colleghi francesi e d'oltre oceano ha valutato se e quanto l'alimentazione fosse in grado di influenzare anche la salute dei polmoni.
«Ci siamo concentrati in particolare sul rischio di broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) , un termine che racchiude in sé diverse malattie respiratorie come esempio l'enfisema e la bronchite , che bloccano il passaggio dell'aria e riducono l'apporto di ossigeno all'organismo» diceVarraso, precisando poi che la Bpco è la terza causa di morte negli Stati Uniti.
La principale causa della Bpco nel mondo occidentale è senza dubbio il fumo di sigaretta, ma circa un terzo delle persone che sviluppano la malattia non ha mai fumato. «Questo dato fa pensare che ci siano altri fattori coinvolti e quindi abbiamo pensato di analizzare il ruolo della dieta, tanto importante nella prevenzione di molte altre malattie croniche» dice Carlos Camargo, della Harvard school of public health di Boston, e coordinatore della ricerca.
Per arrivare ai risultati, i ricercatori hanno analizzato i dati relativi a oltre 120mila uomini e donne statunitensi, infermieri o professionisti in campo sanitario, ai quali è stato chiesto di compilare questionari sulle loro abitudini alimentari. «Al termine del periodo di studio la Bpco era stata diagnosticata in 723 donne e 167 uomini e la nostra analisi successiva, che teneva conto anche di fattori come l'età, l'abitudine al fumo, la razza, il sovrappeso e la sedentarietà, ha dimostrato che il rischio di Bpco era di un terzo più basso in chi seguiva un'alimentazione sana ricca di frutta, verdura e cereali integrali e povera di carne rossa, grassi animali, farine raffinate e bevande zuccherate e alcoliche» afferma l'esperto. «I dati ottenuti nello studio non dimostrano che la dieta sana è direttamente responsabile della riduzione del rischio di Bpco, ma di certo mettono in luce l'importanza di continuare le ricerche sull'argomento, che dovrebbero procedere di pari passo con gli sforzi per ridurre il fumo» conclude Varraso.
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