Cancro e alimentazione. #nutrirelasalute con Rachele Aspesi, farmacista

Quale tipo di alimentazione può essere di aiuto per il paziente oncologico? Ne parliamo in questa intervista con la dr.ssa Rachele Aspesi, farmacista specializzata in educazione alimentare.


L'alimentazione preventiva in ambito oncologico che conosciamo oggi, deriva da più di vent'anni di ricerche che muovono i primi passi proprio tra i nostri ricercatori italiani e che finalmente nell'ultimo decennio hanno iniziato a diffondersi tra le corsie dei reparti, nei corsi dei volontari per i pazienti, tra i progetti di screening e controllo delle recidive.

Cancro, alimentazione e stile di vita

Nel terzo report in ambito di dieta e cancro "Diet, Nutrition, Physical activity and cancer: a global prospective" pubblicato dal World Cancer Found research International, viene spiegato che non esiste alcun cibo che da solo possa essere considerato causa o prevenzione per il cancro: è lo stile di vita nella sua globalità che fa la differenza, è cosa portiamo in tavola ogni giorno, è come lo mangiamo, è l'ambiente in cui viene coltivato e quello in cui respiriamo. Ai pazienti oncologici fornisco indicazioni alimentari e sullo stile di vita ma spiego anche che, ogni tanto, una pizza con gli amici senza regole ma circondati da veri sentimenti non può che fare del bene all'anima di chi combatte contro il cancro e l'isolamento da malattia.

Cancro e alimentazione: i cibi da preferire

I cibi da preferire sono tutti quelli che hanno un'azione antinfiammatoria  che sono in grado di abbassare il livello di infiammazione dell'organismo: omega 3, pesce, oli vegetali, la frutta secca. Tutti quegli alimenti che hanno una componente oleosa che deriva dal mondo vegetale. E anche mantenere il microbiota in salute aiuta a stare meglio, per questo è bene introdurre nell'alimentazione anche cibi ricchi di fibre.

Le ricette di Rachele Aspesi: crema di riso

Ingredienti

• 2 tazze di riso integrale
• 5 tazza di acqua

Preparazione

Sciacquare il riso e lasciarlo in ammollo circa 4 ore. successivamente mettere sul fuoco assieme all'acqua e portare a bollore. a questo punto, proseguire la cottura a fuoco lento per circa due ore con l'aggiunta di un rametto di rosmarino e qualche foglia di salvia. Qualora dovesse consumarsi l'acqua, rabboccare quando necessario e cuocere fino alla formazione della crema.

Si conserva in frigorifero fino a 4 giorni.

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La dr.ssa Rachele Aspesi risponderà alle vostre domande

Rachele Aspesi
con la collaborazione di Lara Bellardita