31 ottobre 2022
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Disturbi dell’alimentazione: un aiuto dalla stimolazione cerebrale
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Un piccolo dispositivo che rileva l'attività cerebrale correlata al desiderio di cibo nel nucleus accumbens del cervello, e risponde stimolando elettricamente quella regione, ha mostrato risultati promettenti in uno studio clinico pilota che ha coinvolto due pazienti con disturbo da alimentazione incontrollata (BED).
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Lo studio, pubblicato su Nature Medicine, ha seguito i due pazienti per sei mesi, durante i quali il dispositivo, normalmente usato per curare l'epilessia resistente ai farmaci, posizionato chirurgicamente sotto il cuoio capelluto, ha monitorato l'attività del nucleus accumbens, coinvolto nell'elaborazione del piacere e della ricompensa e implicato nella dipendenza. «Questo è stato uno dei primi studi di fattibilità in cui stavamo principalmente valutando la sicurezza, ma certamente i solidi benefici clinici che questi pazienti ci hanno riferito sono davvero impressionanti ed entusiasmanti» afferma Casey Halpern, della Penn Medicine, che ha guidato il gruppo di lavoro.
Il BED è considerato il disturbo alimentare più comune negli Stati Uniti, ed è caratterizzato da frequenti episodi di abbuffate senza bulimia, con una frequente associazione all' obesità. Gli episodi di BED sono preceduti da voglie di cibi specifici. In passato i ricercatori avevano trovato prove di un'attività elettrica a bassa frequenza nel nucleus accumbens appena prima di queste voglie, e avevano portato avanti delle ricerche su topi osservando che la stimolazione del nucleus accumbens riduceva le abbuffate. Nell'attuale studio il dispositivo è stato impiantato in due pazienti BED gravemente obesi e, per sei mesi, sono stati registrati i segnali captati dai dispositivi.
Gli autori hanno dapprima osservato che, come nelle ricerche precedenti, un segnale a bassa frequenza nel nucleus accumbens appariva nei secondi precedenti all'abbuffata. Nella fase successiva dello studio, i dispositivi di stimolazione cerebrale hanno fornito automaticamente una stimolazione elettrica ad alta frequenza al nucleus accumbens ogni volta che si sono verificati i segnali associati al desiderio di cibo.
Ebbene, i pazienti hanno riferito brusche riduzioni della perdita di controllo e nella frequenza dei loro episodi di abbuffate, perdendo anche molto peso. Uno dei soggetti è migliorato così tanto da non soddisfare più i criteri per il disturbo da alimentazione incontrollata. Non si sono verificati effetti collaterali negativi significativi.
fonte: Doctor33
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