Fake and cake: cosa sono le fibre alimentari e dove si trovano?
Esistono due tipi di fibra:
Solubile, presente nella parte interna sia della frutta sia della verdura, capace di ridurre i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto "colesterolo cattivo") in maniera significativa e clinicamente evidente e di regolare l'assorbimento di alcuni nutrienti, come zuccheri e grassi. La fibra solubile si lega al colesterolo alimentare, formando un gel resistente che è meno assorbibile a livello intestinale. Allo stesso modo, la fibra si lega ai sali biliari e ne riduce l'assorbimento, con conseguente aumento dell'escrezione fecale. Così, i sali biliari costituiti a partire da molecole di colesterolo devono essere sintetizzati ex novo e ciò comporta lo smaltimento di colesterolo ematico.
Insolubile, contenuta nei cereali e nella parte esterna dei vegetali. Agisce prevalentemente sul funzionamento del tratto gastrointestinale favorendo l'evacuazione delle feci. Le fibre insolubili sono importanti nel miglioramento della funzionalità intestinale e nella prevenzione dei disturbi o delle patologie che a essa si collegano, tipo stipsi, diverticolosi o tumori del colon retto.
Molteplici sono gli effetti positivi della fibra:
aumento del senso di sazietà;
miglioramento della funzionalità intestinale;
riduzione del rischio di malattie cronico-degenerative e tumori;
riduzione del colesterolo;
riduzione del rischio di diabete e malattie cardiovascolari.
Mangiare frutta e verdura è sufficiente per raggiungere i livelli giornalieri raccomandati di fibra? La risposta della Scienza:
Purtroppo no: bisognerebbe mangiarne almeno 1 kg al giorno associando cereali integrali e legumi.
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di Annamaria Colao e Chiara Graziadio
Edizioni LSWR
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