Convivere con la vitiligine
E un problema che può essere causa di disagio in chi ne viene colpito. Si tratta della vitiligine, un disturbo che si manifesta con l'apparire di aree bianche in netto contrasto con la normale tonalità della pelle. Non è contagiosa ed è più frequente nelle donne.
Nelle aree colpite appaiono chiazze di varia grandezza ipopigmentate, quindi molto chiare rispetto al resto della carnagione. Queste zone hanno bordi lisci o frastagliati, mentre la zona intorno alla chiazza può essere leggermente più scura rispetto al resto della cute. I due tipi di vitiligine sono non segmentata- bilaterale (la più comune), oppure segmentale-localizzata. Nella forma non segmentata le chiazze chiare sono simmetriche sui due lati del corpo. La vitiligine si manifesta di frequente sulle mani, le ginocchia, la bocca, i gomiti e la zona genitale. Appare anche nell'area degli occhi. La vitiligine può causare anche un imbiancamento prematuro di capelli e barba, scolorire le mucose della bocca e cambiare perfino il colore ella retina degli occhi.
Le sue cause non sono ancora state completamente chiarite. La vitiligine porta a una perdita di melanina, il pigmento che dona alla pelle il suo colore naturale più o meno scuro. In persone che hanno già una predisposizione a patologie autoimmuni l'organismo non riconosce e attacca i melanociti, le cellule addette alla produzione di melanina. La vitiligine viene associata ala presenza di altri problemi metabolici. Ad esempio, un alto numero di pazienti affetti da vitiligine soffre di problemi alla tiroide. Tra i fattori di rischio per lo sviluppo della vitiligine ci sono anche lo stress psicofisico e i danni da scottature solari.
La vitiligine non si può eliminare, ma si può intervenire sulle zone colpite. Spetta al dermatologo stabilire un trattamento adeguato alla gravità del problema. Le terapie disponibili sono l'uso di immunosoppressori in diverse formulazioni, farmaci da applicare sulla pelle o da assumere per bocca. C'è poi la fototerapia, cioè l'esposizione del corpo ad una fonte di luce ultravioletta, normalmente del tipo UV- B, sempre sotto controllo medico.
Attenzione invece al sole. Le aree bianche depigmentate, proprio per la mancanza di melanociti, tendono a scottarsi. Anche in questa situazione bisogna affidarsi ai consigli del dermatologo. La fotoprotezione è fondamentale. Su viso, dorso e mani si possono poi usare sostanze colorate che mascherino le chiazze bianche e rendano la pelle di un colore uniforme. E' una soluzione estetica di "camouflage" che perette di evitare di presentarsi con la pelle a zone di colori differenti. Ed è un sostegno nel caso di problemi psicologici dovuti alla patolgia
Alessandra Margreth
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