Prestazioni dopate

14 maggio 2008
Aggiornamenti e focus

Prestazioni dopate



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Dal Nordamerica all'Europa è un'allerta crescente: giovani e anche giovanissimi sono sempre più "agganciati" dall'alcol e dalle droghe, mentre hanno comportamenti sessuali a rischio e, di conseguenza, le malattie sessualmente trasmesse (MST) aumentano. E quel che è peggio, i due poli di preoccupazione sono in forte connessione tra loro. Secondo un'indagine epidemiologica condotta in nove città europee la fascia dai teenager ai giovani adulti ricorrerebbe all'alcol e alle altre sostanze d'abuso proprio come precisa strategia a fini sessuali, per avere più chance e provare sensazioni forti, senza rendersi conto delle possibili conseguenze del sesso "spericolato". Gli alcolici si sa tolgono le inibizioni e per questo sono utilizzati per superare le difficoltà d'approccio, i dati dicono però che consumi elevati si associano sia a molteplicità di partner sia a maggior rischio di MST, gravidanze non desiderate e aborti. E il consumo precoce si associa a inizio precoce dell'attività sessuale, con aumento di comportamenti a rischio, quali il non utilizzo del preservativo. Oltre all'alcol, apprezzato soprattutto dai giovani come facilitatore sessuale (nonostante gli effetti siano in realtà negativi), si sono diffuse in anni recenti le droghe "ricreative", cannabis, ecstasy, cocaina, con un effetto aggiuntivo rispetto al favorire promiscuità sessuale e abitudini imprudenti.

Attività precoce e dipendenze diffuse


La ricerca che ha voluto analizzare questi aspetti della realtà dei giovani europei ne ha coinvolti 1.341, maschi e femmine tra i 16 e i 35 anni d'età, con tendenza alla vita e alla socializzazione notturna, abitanti in nove città di altrettanti paesi (Liverpool, Brno, Berlino, Lisbona, Palma di Maiorca, Venezia, Vienna, Lubiana, Atene). I partecipanti sono stati interpellati attraverso un dettagliato questionario su dati demografici e comportamenti compresi quelli sessuali e nei confronti di alcol e droghe. Rispetto agli alcolici è risultata una sostanziale uniformità tra nazioni: praticamente tutti hanno confermato di berne abitualmente, allo stesso modo l'età media d'inizio era precoce, tra 14 e 16 anni, precedendo quella per le altre sostanze. Riguardo a queste invece c'era una certa eterogeneità: complessivamente quasi tre quarti hanno ammesso di usare cannabis e oltre un quarto cocaina o ecstasy, ma per la prima si variava dal 62% di Lubiana al 91% di Brno, per la cocaina dal 17% di Lubiana al 50% di Liverpool e per l'ecstasy dal 17% di Vienna al 48% di Brno (dati di Venezia: 77,7%, 38%, 23,7%, rispettivamente). Quanto al sesso, nell'insieme ha detto di praticarlo il 92,4% dei partecipanti, più di tutti a Liverpool e meno a Lubiana e Venezia: l'esordio era in media a 16 anni nei vari paesi, ma chi iniziava prima aveva una probabilità molto maggiore a anticipata di ricorrere ad alcol e droghe ricreative; per i maschi che usavano cannabis sotto i 16 anni il sesso sempre under 16 era tre volte più probabile, per le femmine lo era addirittura sei volte di più, appena inferiori le percentuali riferite agli alcolici.

Contatti non protetti e pericolo MST


Rispetto alle intenzioni, l'alcol era la sostanza più utilizzata per facilitare gli incontri a finalità sessuale e cannabis e cocaina invece soprattutto per accrescere sensazioni e piacere, così come nel caso dell'ecstasy, elevata anche la quota di chi usava la cocaina per prolungare le prestazioni. Inoltre, chi aveva bevuto alcolici nelle ultime quattro settimane era più probabile avesse avuto cinque o più partner, non fosse ricorso al profilattico e non avesse rifiutato rapporti sessuali dopo l'assunzione, tra i più giovani l'astensione era maggiore ma era minore il ricorso alle analisi per le MST. Andamenti analoghi per chi aveva assunto le altre sostanze d'abuso, con anche una maggiore probabilità per gli utilizzatori abituali di cocaina di essersi dovuti sottopporre a test per MST e di essere ricorsi a sesso a pagamento. Per i comportamenti sessuali c'era comunque una certa eterogeneità tra le diverse città. Il campione considerato non è rappresentativo dei giovani europei, ammettono gli autori, è però indicativo di come il fenomeno diffuso dell'alcol compulsivo e delle droghe ricreative possa avere effetti distorcenti sulla loro sessualità ed esporli a comportamenti a rischio: se per molti alcol, droghe e sesso fanno parte della stessa esperienza sociale, le strategie di prevenzione e intervento dovrebbero allora tenerne conto ed essere congiunte.

Elettra Vecchia



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