Epirubicina Teva

22 novembre 2024

Epirubicina Teva


Tags:


Cos'è Epirubicina Teva (epirubicina cloridrato)


Epirubicina Teva è un farmaco a base di epirubicina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Antineoplastici antibiotici citotossici. E' commercializzato in Italia da Teva Italia S.r.l. - Sede legale:

Confezioni e formulazioni di Epirubicina Teva disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Epirubicina Teva disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Epirubicina Teva e perchè si usa


Epirubicina Teva è utilizzata nel trattamento di un ampio spettro di patologie neoplastiche, incluse:
  • carcinoma mammario
  • carcinoma gastrico
Se somministrata per via endovescicale, l'epirubicina ha evidenziato effetti benefici nel trattamento di:
  • carcinoma papillare a cellule transizionali della vescica
  • carcinoma in situ
  • profilassi endovescicale delle recidive del carcinoma superficiale della vescica in seguito a resezione transuretrale.
Epirubicina Teva può essere utilizzato nell'ambito di schemi polichemioterapici.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Epirubicina Teva


  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, o ad altre antracicline o antracenedioni.
  • Allattamento
Uso endovenoso
  • mielosoppressione persistente
  • insufficienza epatica grave
  • insufficienza miocardica grave (compresa insufficienza del miocardio di 4° grado, attacco cardiaco acuto e precedente attacco cardiaco che abbia determinato insufficienza del miocardio di 3° e 4° grado, cardiopatie infiammatorie acute)
  • infarto miocardico recente
  • angina pectoris instabile
  • cardiomiopatia
  • aritmie gravi
  • pazienti con infezioni sistemiche acute
  • precedenti trattamenti con dosi cumulative massime di epirubicina cloridrato e/o altre antracline e antracenedioni (vedere il paragrafo 4.4)
Uso endovescicale
  • infezioni delle vie urinarie
  • infiammazione della vescica
  • ematuria
  • tumori invasivi penetranti la vescica
  • problemi di cateterizzazione
  • ampio volume di urina residua
  • vescica contratta

Epirubicina Teva può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza
I dati relativi all'uso di epirubicina in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Epirubicina Teva non deve essere utilizzata durante la gravidanza, a meno che le condizioni cliniche della donna rendano necessario il trattamento con epirubicina.
Evitare l'uso di epirubicina durante il primo trimestre. I dati disponibili sull'uomo non accertano la presenza o l'assenza di gravi difetti alla nascita e aborto spontaneo correlati all'uso di eprirubicina durante il secondo e terzo trimestre.

A seguito dell'esposizione in utero all'epirubicina durante il secondo e/o terzo trimestre, sono stati riportati casi sporadici di ipocinesia ventricolare transitoria fetale e/o neonatale, aumento transitorio degli enzimi cardiaci, e morte fetale per sospetta cardiotossicità indotta da antracicline (vedere paragrafo 4.4). Monitorare il feto e/o il neonato per valutare la cardiotossicità ed eseguire test coerenti con gli standard di cure.

Allattamento
Non è noto se l'epirubicina venga escreta nel latte materno. Dato che molti medicinali, incluse altre antracicline, vengono escreti nel latte umano e date le potenziali reazioni avverse gravi da epirubicina nei neonati allattati al seno, le madri devono essere informate della necessità di interrompere l'allattamento durante il trattamento con epirubicina e per almeno 7 giorni dopo l'ultima dose.

Fertilità
L'epirubicina può indurre un danno cromosomale negli spermatozoi umani. Gli uomini sottoposti a trattamento con epirubicina devono chiedere consiglio sulla conservazione dello sperma, data la possibilità di infertilità irreversibile, causata dalla terapia.
L'epirubicina può causare amenorrea o menopausa precoce in donne in premenopausa.

Donne in età fertile/Contraccezione per uomini e donne
Le donne in età fertile devono essere avvisate di evitare una gravidanza durante il trattamento e di usare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento e per almeno 6,5 mesi dopo l'ultima dose.
Gli uomini in trattamento con epirubicina devono essere avvisati di utilizzare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e per almeno 3,5 mesi dopo l'ultima dose.


Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



Farmaci e integratori:

...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
ESPRIMENDO: più voce alle pazienti con carcinoma endometriale
Salute femminile
11 novembre 2024
Notizie e aggiornamenti
ESPRIMENDO: più voce alle pazienti con carcinoma endometriale
Ictus, riconoscere i segnali di allarme
Cuore circolazione e malattie del sangue
04 novembre 2024
Notizie e aggiornamenti
Ictus, riconoscere i segnali di allarme
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa