21 novembre 2024
Farmaci - Ibuprofene Pensavital
Ibuprofene Pensavital 400 mg 12 compresse rivestite con film
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Ibuprofene Pensavital 400 mg 12 compresse rivestite con film è un medicinale di automedicazione (classe C), a base di ibuprofene, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da Towa Pharmaceutical S.p.A.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Towa Pharmaceutical S.p.A.MARCHIO
Ibuprofene PensavitalCONFEZIONE
400 mg 12 compresse rivestite con filmFORMA FARMACEUTICA
compresse rivestite
PRINCIPIO ATTIVO
ibuprofene
GRUPPO TERAPEUTICO
Analgesici FANS
CLASSE
C
RICETTA
medicinale di automedicazione
PREZZO
DISCR.
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Ibuprofene Pensavital disponibili in commercio:
- ibuprofene pensavital 400 mg 12 compresse rivestite con film (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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Foglietto illustrativo Ibuprofene Pensavital »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Ibuprofene Pensavital? Perchè si usa?
Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato, come mal di testa e dolore dentale, dismenorrea primaria e febbre (meno di 3 giorni).
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Ibuprofene Pensavital?
- ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- precedenti reazioni di ipersensibilità (ad es. broncospasmo, asma, rinite, orticaria o angioedema) in risposta all'acido acetilsalicilico o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
- storia di emorragia o perforazione gastrointestinale, correlata a precedenti terapie con FANS
- grave insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.2, 4.4, 4.8 e 5.2)
- insufficienza renale grave (filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min) (vedere paragrafi 4.2, 4.4, 4.5, 4.6, 4.8 e 5.2)
- insufficienza cardiaca grave (classe IV dell'NYHA) (vedere paragrafi 4.4, 4.8)
- colite ulcerosa, morbo di Crohn, ulcera/ emorragia peptica ricorrente (due o più episodi distinti di provata ulcerazione o sanguinamento) attivi o da anamnesi
- disidratazione significativa (causata da vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi)
- emorragia cerebrovascolare o altri tipi di emorragia attiva
- pazienti con disturbi di formazione del sangue non chiariti
- disturbo congenito del metabolita della porfirina (ad es. porfiria intermittente acuta)
- alcolismo cronico (da 14 a 20 drink/settimana o più)
- bambini di età inferiore a 12 anni e adolescenti di peso corporeo inferiore a 40 kg
- ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6)
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Ibuprofene Pensavital?
Alle seguenti condizioni, questo medicinale può essere dispensato solo con prescrizione medica:
- ipertensione non controllata
- insufficienza cardiaca congestizia,
- cardiopatia ischemica accertata,
- arteriopatia periferica e/o malattia cerebrovascolare,
- significativa disidratazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi),
- lupus eritematoso sistemico o altre malattie autoimmuni
- bambini
È richiesta cautela nei pazienti con determinate condizioni, che possono peggiorare:
- lupus eritematoso sistemico (LES) o malattia mista del tessuto connettivo – aumento del rischio di meningite asettica (vedere paragrafo 4.8)
- disturbi congeniti del metabolismo delle porfirine (es. porfiria intermittente acuta)
- compromissione renale da lieve a moderata
- compromissione epatica da lieve a moderata
- subito dopo un intervento chirurgico maggiore
- nei pazienti che reagiscono in modo allergico ad altre sostanze esiste anche per loro un aumentato rischio di reazioni di ipersensibilità all'uso di IBUPROFENE PENSAVITAL
- nei pazienti che soffrono di raffreddore da fieno, polipi nasali o disturbi respiratori ostruttivi cronici poiché esiste per loro un rischio maggiore di reazioni allergiche. Questi possono presentarsi come attacchi di asma (il cosiddetto asma analgesico), di Quincke edema o orticaria.
- disidratazione
L'uso di ibuprofene in combinazione con FANS, compresi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2, aumenta il rischio di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.5) e deve essere evitato.
Pazienti anziani:
Gli anziani hanno una maggiore frequenza di reazioni avverse ai FANS, in particolare sanguinamento gastrointestinale e perforazione, che possono essere fatali. Si raccomanda di monitorare con particolare attenzione gli anziani.
Sanguinamento gastrointestinale, ulcere e perforazione:
Sanguinamento gastrointestinale, ulcere o perforazioni, che possono essere fatali, sono state riportate con tutti i FANS in qualsiasi momento durante il trattamento, con o senza sintomi premonitori o una precedente anamnesi di gravi eventi gastrointestinali.
Il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale è maggiore con l'aumento delle dosi di FANS e nei pazienti con una storia di ulcere, specialmente con complicanze di sanguinamento o perforazione (vedere paragrafo 4.3) e nei pazienti anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento alla dose più bassa disponibile.
Per questi pazienti, così come per i pazienti che richiedono una terapia concomitante con basse dosi di acido acetilsalicilico o altri medicinali che possono aumentare il rischio gastrointestinale (vedere paragrafo 4.5), deve essere preso in considerazione il trattamento di associazione con medicinali protettivi (ad es. misoprostolo o inibitori della pompa protonica) (vedi sotto e sezione 4.5).
I pazienti con una storia di tossicità gastrointestinale, in particolare i pazienti anziani, devono riferire tutti i sintomi addominali insoliti (soprattutto sanguinamento gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Si consiglia cautela se i pazienti stanno assumendo in concomitanza medicinali che possono aumentare il rischio di ulcere o sanguinamento, ad es. corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o inibitori dell'aggregazione piastrinica come l'acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5).
Se si verificano emorragie gastrointestinali o ulcere in pazienti che usano ibuprofene, il trattamento deve essere interrotto.
I FANS devono essere usati con cautela nei pazienti con anamnesi di malattie gastrointestinali (colite ulcerosa, morbo di Crohn), poiché queste condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8).
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari
Per i pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata sono necessari un monitoraggio e una consulenza appropriati, poiché in associazione alla terapia con FANS sono stati riportati accumulo di liquidi ed edema.
Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, in particolare a dosi elevate (2.400 mg/die), può essere associato a un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad es. infarto del miocardio o ictus). Complessivamente, gli studi epidemiologici non indicano che basse dosi di ibuprofene (ad es. ≤ 1.200 mg/die) siano associate ad un aumentato rischio di eventi trombotici arteriosi.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (NYHA II-III), cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene solo dopo attenta considerazione e devono essere evitate dosi elevate (2.400 mg/die).
Un'attenta considerazione deve essere esercitata anche prima di iniziare il trattamento a lungo termine di pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (ad es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo), in particolare se sono necessarie dosi elevate di ibuprofene (2.400 mg/die).
Effetti renali
In generale, l'assunzione abituale di analgesici, soprattutto quando sono combinati più medicinali analgesici, può portare a danno renale permanente, con rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). Questo rischio può aumentare sotto sforzo fisico associato a perdita di sale e disidratazione. Pertanto l'uso combinato di più analgesici dovrebbe essere evitato.
Il rischio di insufficienza renale è aumentato nei pazienti disidratati, negli anziani e in quelli che assumono diuretici e ACE inibitori.
Come con altri FANS, la somministrazione a lungo termine di ibuprofene ha provocato necrosi papillare renale e altre alterazioni patologiche renali. Tossicità renale è stata osservata anche in pazienti in cui le prostaglandine renali hanno un ruolo compensatorio nel mantenimento della perfusione renale. In questi pazienti, la somministrazione di un FANS può causare una riduzione dose- dipendente della formazione di prostaglandine e, secondariamente, del flusso sanguigno renale, che può causare insufficienza renale. I pazienti a maggior rischio di questa reazione sono quelli con funzionalità renale compromessa, insufficienza cardiaca, disfunzione epatica, quelli che assumono diuretici e ACE inibitori e gli anziani. L'interruzione della terapia con FANS è solitamente seguita dal recupero allo stato pre-trattamento.
Gravi reazioni cutanee
Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso di FANS (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a più alto rischio per queste reazioni all'inizio del corso della terapia: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. É stata segnalata pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG) in relazione a medicinali contenenti ibuprofene. L'uso di ibuprofene deve essere sospeso alla prima comparsa di eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Eccezionalmente, la varicella può essere all'origine di gravi complicanze infettive cutanee e dei tessuti molli. Ad oggi non si può escludere il contributo dei FANS al peggioramento di queste infezioni. Pertanto, è consigliabile evitare l'uso di IBUPROFENE PENSAVITAL in caso di varicella.
Mascheramento dei sintomi delle infezioni sottostanti
IBUPROFENE PENSAVITAL può mascherare sintomi di infezione, che possono portare a ritardare l'inizio di un trattamento appropriato e quindi a peggiorare l'esito dell'infezione. Ciò è stato osservato nella polmonite acquisita dalla comunità batterica e nelle complicanze batteriche della varicella. Quando IBUPROFENE PENSAVITAL viene somministrato per alleviare la febbre o il dolore in relazione a un'infezione, si consiglia il monitoraggio dell'infezione. In contesti non ospedalieri, il paziente deve consultare un medico se i sintomi persistono o peggiorano.
Disturbi respiratori e reazioni di ipersensibilità
Molto raramente si osservano gravi reazioni di ipersensibilità acuta (ad es. shock anafilattico). Ai primi segni di una reazione di ipersensibilità dopo l'uso di ibuprofene, il trattamento deve essere interrotto. Le misure mediche necessarie, in linea con i sintomi, devono essere avviate da personale specializzato.
Effetti ematologici
L'ibuprofene può inibire temporaneamente la funzione piastrinica (aggregazione dei trombociti). I pazienti con disturbi della coagulazione devono quindi essere attentamente monitorati.
Durante l'uso prolungato di ibuprofene è necessario il monitoraggio regolare dei test di funzionalità epatica, della funzionalità renale e dell'emocromo.
LES e malattia mista del tessuto connettivo
Nei pazienti con lupus eritematoso sistemico (LES) e disturbi misti del tessuto connettivo può esserci un aumento del rischio di meningite asettica (vedere sotto e paragrafo 4.8).
Meningite asettica
Meningite asettica è stata osservata in rare occasioni in pazienti in terapia con ibuprofene. Sebbene sia più probabile che si verifichi in pazienti con lupus eritematoso sistemico e malattie del tessuto connettivo correlate, è stato riportato in pazienti che non hanno una malattia cronica sottostante.
I pazienti che riferiscono disturbi oculari durante il trattamento con ibuprofene devono interrompere la terapia ed essere sottoposti a visite oculistiche.
Quando si utilizzano i FANS, le reazioni avverse, in particolare quelle che interessano il tratto gastrointestinale o il sistema nervoso centrale, possono essere potenziate dal consumo concomitante di alcol.
Popolazione pediatrica
Esiste il rischio di insufficienza renale nei bambini e negli adolescenti disidratati.
IBUPROFENE PENSAVITAL contiene lattosio
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
IBUPROFENE PENSAVITAL contiene sodio
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa rivestita con film, cioè essenzialmente “senza sodio”.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Ibuprofene Pensavital?
L'ibuprofene deve essere assunto con cautela insieme ai seguenti principi attivi:
Altri FANS inclusi i salicilati
L'uso concomitante di diversi FANS può aumentare il rischio di ulcere gastrointestinali e sanguinamento a causa di un effetto sinergico. L'uso concomitante di ibuprofene con altri FANS deve pertanto essere evitato (vedere paragrafo 4.4).
Inibitori selettivi della ciclossigenasi-2
La somministrazione concomitante di ibuprofene con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, deve essere evitata a causa del potenziale effetto additivo (vedere paragrafo 4.4).
Acido acetilsalicilico
La somministrazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico generalmente non è raccomandata, a causa del potenziale aumento delle reazioni avverse.
Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene può inibire in modo competitivo l'effetto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando viene somministrato in concomitanza. Sebbene vi siano incertezze sull'estrapolazione di questi dati alla situazione clinica, non si può escludere la possibilità che l'uso regolare e a lungo termine dell'ibuprofene possa ridurre l'effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basse dosi. Non si ritiene probabile alcun effetto clinicamente rilevante per l'uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1).
Digossina, fenitoina, litio
L'uso concomitante di ibuprofene con preparati a base di digossina, fenitoina o litio può aumentare i livelli sierici di questi medicinali. È necessario il monitoraggio dei livelli sierici di litio; si raccomanda il monitoraggio dei livelli sierici di digossina e di fenitoina sierica.
Diuretici, ACE-inibitori, beta-bloccanti e antagonisti dell'angiotensina II
I farmaci antinfiammatori non steroidei possono attenuare l'effetto di diuretici e antipertensivi. I diuretici possono anche aumentare il rischio di nefrotossicità dei FANS. Nei pazienti con funzionalità renale compromessa (ad es. pazienti disidratati o pazienti anziani con funzionalità renale compromessa), l'assunzione concomitante di un ACE-inibitore, un beta-bloccante o un antagonista dell'angiotensina II con un inibitore della cicloossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, inclusa possibile insufficienza renale acuta, che di solito è reversibile. Pertanto, tale combinazione deve essere utilizzata solo con cautela, in particolare nei pazienti anziani. I pazienti devono essere istruiti a mantenere un'adeguata assunzione di liquidi e deve essere preso in considerazione il monitoraggio regolare dei test di funzionalità renale all'inizio della terapia di associazione.
La somministrazione concomitante di ibuprofene e diuretici risparmiatori di potassio può portare a iperkaliemia (si raccomanda il controllo del potassio sierico).
Corticosteroidi
Aumento del rischio di ulcere gastrointestinali o sanguinamento (vedere paragrafo 4.4)
Inibitori dell'aggregazione piastrinica e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
Aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4)
Metotrexato
I FANS possono inibire la secrezione tubulare di metotrexato e ridurne la clearance. La somministrazione di ibuprofene entro 24 ore prima o dopo la somministrazione di metotrexato può portare ad un aumento della concentrazione di metotrexato e ad un aumento del suo effetto tossico.
Ciclosporina
Il rischio di un effetto nefrotossico da parte della ciclosporina è aumentato dalla co-somministrazione di alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei. Allo stesso modo, questo effetto non può essere escluso per le associazioni di ciclosporina con ibuprofene.
Anticoagulanti
I farmaci antinfiammatori non steroidei possono potenziare l'effetto degli anticoagulanti come il warfarin (vedere paragrafo 4.4.).
Sulfoniluree
I FANS possono aumentare gli effetti delle sulfoniluree. Sono stati segnalati rari casi di ipoglicemia in pazienti con somministrazione concomitante di sulfonilurea e ibuprofene. Il monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue è raccomandato come precauzione durante l'uso concomitante di ibuprofene e sulfoniluree.
Aminoglicosidi
I FANS possono ridurre l'eliminazione degli aminoglicosidi.
Tacrolimus
Il rischio di nefrotossicità aumenta quando i FANS e tacrolimus vengono somministrati insieme.
Zidovudina
Aumento del rischio di tossicità ematologica quando i FANS vengono somministrati con zidovudina. Esistono prove che suggeriscono un rischio più elevato di emartrosi ed ematoma nei pazienti emofili HIV positivi che assumono zidovudina in concomitanza con ibuprofene.
Probenecid e sulfinpirazone
I medicinali contenenti probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l'escrezione di ibuprofene.
Antibiotici chinolonici
Dati sperimentali su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associato agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono contemporaneamente FANS e chinoloni possono essere maggiormente a rischio di sviluppare convulsioni.
Colestiramina
La somministrazione concomitante di ibuprofene e colestiramina può ridurre l'assorbimento di ibuprofene nel tratto gastrointestinale. Tuttavia, il significato clinico è sconosciuto.
Inibitori del CYP2C9
L'uso concomitante di ibuprofene e inibitori del CYP2C9 può aumentare l'esposizione all'ibuprofene (un substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), è stata mostrata un'esposizione maggiore dell'80-100% a S(+) ibuprofene. Deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di ibuprofene quando vengono co-somministrati potenti inibitori del CYP2C9, specialmente quando alte dosi di ibuprofene vengono somministrate insieme a voriconazolo o fluconazolo.
Ginko biloba
Il ginkgo può aumentare il rischio di sanguinamento con i FANS.
Mifepristone
Se i FANS vengono utilizzati entro 8-12 giorni dalla somministrazione del mifepristone, possono ridurre l'effetto del mifepristone.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Ibuprofene Pensavital? Dosi e modo d'uso
Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo utilizzando la dose efficace più bassa per la durata più breve necessaria a controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Questo prodotto è solo per uso a breve termine.
Gli adulti dovrebbero consultare un medico se i sintomi persistono o peggiorano, o se l'ibuprofene è necessario per più di 3 giorni per la febbre o 5 giorni per il dolore.
Gli adolescenti dovrebbero consultare un medico se i sintomi persistono o peggiorano o se l'ibuprofene è necessario per più di 3 giorni.
Posologia
La dose di ibuprofene dipende dall'età e dal peso corporeo del paziente.
Adulti e adolescenti di età superiore a 12 anni (≥40 kg):
400 mg somministrati in dose singola o 3 volte al giorno con un intervallo di 8 ore.
Il rispettivo intervallo di somministrazione deve essere scelto in linea con i sintomi osservati e la dose giornaliera massima raccomandata. Non dovrebbe essere inferiore a 8 ore.
La dose massima giornaliera non deve superare i 1200 mg.
Popolazione pediatrica
IBUPROFENE PENSAVITAL 400 mg compresse rivestite con film è controindicato nei bambini di età inferiore a 12 anni e negli adolescenti di peso corporeo inferiore a 40 kg.
Se negli adolescenti questo medicinale è necessario per più di 3 giorni, o se i sintomi peggiorano, deve essere consultato un medico.
Sono disponibili altre formulazioni di ibuprofene considerate più adatte a questa popolazione.
Anziani
Non sono richiesti speciali aggiustamenti della dose, a meno che il paziente non presenti una grave insufficienza epatica o renale.
A causa del possibile profilo degli effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4), si raccomanda di monitorare con particolare attenzione gli anziani.
I FANS devono essere usati con particolare cautela nei pazienti anziani che sono più inclini agli eventi avversi e sono ad aumentato rischio di emorragia, ulcerazione o perforazione gastrointestinale potenzialmente fatale (vedere paragrafo 4.4).
Se il trattamento è ritenuto necessario, deve essere utilizzata la dose più bassa per la durata più breve necessaria per controllare i sintomi. Il trattamento deve essere rivisto a intervalli regolari e interrotto se non si osserva alcun beneficio o se si verifica intolleranza.
Funzionalità renale compromessa
Non è richiesta alcuna riduzione della dose nei pazienti con compromissione della funzionalità renale da lieve a moderata.
(Per i pazienti con grave insufficienza renale vedere paragrafo 4.3).
Funzionalità epatica compromessa
Non è richiesta alcuna riduzione della dose nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica da lieve a moderata.
(Per i pazienti con grave disfunzione epatica vedere paragrafo 4.3).
Modo di somministrazione
Uso orale.
Per ottenere un effetto massimo più rapido IBUPROFENE PENSAVITAL deve essere somministrato a stomaco vuoto.
Si raccomanda che i pazienti con stomaco sensibile assumano IBUPROFENE PENSAVITAL con del cibo.
Non bere alcolici durante il trattamento.
Assumere le compresse di ibuprofene con abbondante liquido.
Le compresse di ibuprofene devono essere ingerite intere e non devono essere masticate, rotte, frantumate o aspirate per evitare disturbi orali o irritazioni alla gola.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Ibuprofene Pensavital?
Sintomi da sovradosaggio
Tossicità
I segni e i sintomi di tossicità non sono stati generalmente osservati a dosi inferiori a 100 mg/kg nei bambini o negli adulti. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario un trattamento di supporto.
È stato osservato che i bambini mostrano segni e sintomi di tossicità dopo l'ingestione di ibuprofene a dosi di 400 mg/kg o superiori.
Sintomi
La maggior parte dei pazienti che hanno ingerito quantità clinicamente importanti di FANS non svilupperanno più di nausea, vomito, dolore epigastrico o, più raramente, diarrea. Possono verificarsi anche nistagmo, visione offuscata, acufene, mal di testa e sanguinamento gastrointestinale. Nell'avvelenamento più grave, la tossicità si osserva sul sistema nervoso centrale, manifestandosi come vertigini, capogiri, sonnolenza, occasionalmente eccitazione e disorientamento, perdita di coscienza o coma. Occasionalmente i pazienti sviluppano convulsioni. I bambini possono anche sviluppare crampi mioclonici. In caso di avvelenamento grave possono verificarsi acidosi metabolica, ipotermia e iperkaliemia e il tempo di protrombina/INR può essere prolungato, probabilmente a causa dell'interferenza con l'azione dei fattori della coagulazione circolanti. Possono verificarsi insufficienza renale acuta, danno epatico, ipotensione, depressione respiratoria e cianosi. L'esacerbazione dell'asma è possibile negli asmatici.
Misure terapeutiche per il sovradosaggio Non esiste un antidoto specifico.
In caso di sovradosaggio è quindi indicato un trattamento sintomatico e di supporto. Particolare attenzione è dovuta al controllo della pressione sanguigna, dell'equilibrio acido-base e di eventuali emorragie gastrointestinali.
Entro un'ora dall'ingestione di una quantità potenzialmente tossica, deve essere presa in considerazione la somministrazione di carbone attivo. In alternativa, negli adulti, la lavanda gastrica deve essere presa in considerazione entro un'ora dall'ingestione di un sovradosaggio pericoloso per la vita.
Deve essere assicurata un'adeguata diuresi e deve essere attentamente monitorata la funzionalità renale ed epatica.
Il paziente deve rimanere sotto osservazione per almeno quattro ore dopo l'ingestione di una quantità di farmaco potenzialmente tossica.
Qualsiasi insorgenza di convulsioni frequenti o prolungate deve essere trattata con diazepam per via endovenosa. A seconda delle condizioni cliniche del paziente, possono essere necessarie altre misure di supporto.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Ibuprofene Pensavital durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embriofetale. I dati provenienti da studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto spontaneo e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine all'inizio della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare è aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.
Negli animali, è stato dimostrato che la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine provoca un aumento della perdita pre e post impianto e della letalità embriofetale. Inoltre, negli animali a cui era stato somministrato un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico, è stato riportato un aumento dell'incidenza di varie malformazioni, tra cui quelle cardiovascolari.
Dalla 20a settimana di gravidanza in poi, l'uso di IBUPROFENE PENSAVITAL può causare oligoidramnios derivante da disfunzione renale fetale. Ciò può verificarsi poco dopo l'inizio del trattamento ed è generalmente reversibile con l'interruzione. Inoltre, sono stati segnalati casi di costrizione del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte dei quali si è risolta dopo l'interruzione del trattamento. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, IBUPROFENE PENSAVITAL non deve essere somministrato a meno che non sia strettamente necessario. Se IBUPROFENE PENSAVITAL è usato da una donna che cerca di concepire, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta la più bassa possibile e la durata del trattamento la più breve possibile. Il monitoraggio prenatale per l'oligoidramnios e la costrizione del dotto arterioso deve essere preso in considerazione dopo l'esposizione a IBUPROFENE PENSAVITAL per diversi giorni dalla 20a settimana di gestazione in poi. IBUPROFENE PENSAVITAL deve essere interrotto se si riscontrano oligoidramnios o costrizione del dotto arterioso.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre:
- il feto a:
- tossicità cardiopolmonare (costrizione/chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare).
- disfunzione renale (vedi sopra)
Alla fine della gravidanza, gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
- possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse.
- inibizione delle contrazioni uterine, con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio.
In caso di gravidanza, questo medicinale deve essere dispensato solo con prescrizione medica.
Allattamento al seno
Solo piccole quantità di ibuprofene e dei suoi metaboliti passano nel latte materno umano. Dal momento che gli effetti dannosi per i lattanti non sono ancora noti, di solito non è necessaria l'interruzione dell'allattamento al seno durante il trattamento a breve termine con la dose raccomandata per febbre e dolore. Tuttavia, se viene prescritto un uso prolungato/assunzione di dosi più elevate, deve essere preso in considerazione lo svezzamento precoce.
In caso di allattamento, questo medicinale deve essere dispensato solo con prescrizione medica.
Fertilità
L'uso di ibuprofene può compromettere la fertilità femminile e non è raccomandato nelle donne che tentano di concepire. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che sono sottoposte a indagini sull'infertilità, deve essere presa in considerazione la sospensione di IBUPROFENE PENSAVITAL.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Ibuprofene Pensavital sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
L'ibuprofene generalmente non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
Tuttavia, poiché a dosi più elevate possono verificarsi effetti indesiderati a carico del sistema nervoso centrale come stanchezza e capogiri, la capacità di reazione e la capacità di partecipare attivamente alla circolazione stradale e di usare macchinari possono essere compromesse in singoli casi. Questo vale in misura maggiore in combinazione con l'alcol.
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni compressa rivestita con film contiene 400 mg di ibuprofene.
Eccipienti con effetti noti:
Ogni compressa contiene 30 mg di lattosio (come monoidrato) e 0,87 mg di sodio (come croscarmellosa sodica).
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa:
Ipromellosa
Croscarmellosa sodica
Lattosio monoidrato
Cellulosa microcristallina
Amido di mais pregelatinizzato
Silice colloidale anidra
Magnesio Stearato
Eccipienti di rivestimento:
Ipromellosa
Biossido di titanio (E-171)
Talco
Glicole propilenico
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 60 mesi
Non conservare al di sopra di 30°C.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Blister in alluminio –PVC/PVDC
Confezioni contenenti 12 o 24 compresse rivestite con film.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
PATOLOGIE CORRELATE
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Tra le malattie reumatiche l’artrite reumatoide è una di quelle con più forte impatto sociale in termini di incidenza, riduzione della qualità di vita, in soggetti spesso giovani, e costi economici. Cruciale è la diagnosi precoce - Artrosi
L'artrosi è una malattia cronica della cartilagine articolare e dei tessuti circostanti, caratterizzata da dolore, rigidità e deficit funzionale. - Flebite
Infiammazione della parete venosa, che colpisce soprattutto le vene superficiali (flebite superficiale), in particolare delle gambe. Quando l'infiammazione è associata alla presenza di un coagulo di sangue che ostruisce il vaso, si parla di tromboflebite. - Gotta
Patologia caratterizzata dal deposito di cristalli di urato di sodio nelle articolazioni e nei tessuti circostanti, con attacchi infiammatori dolorosi delle articolazioni, a causa dell'aumento dei livelli ematici di acido urico (iperuricemia). - Herpes zoster
Infezione (comunemente chiamata anche fuoco di sant'Antonio) provocata dal virus della varicella-zoster, che causa una dolorosa eruzione cutanea di vescicole piene di liquido. - Lupus eritematoso sistemico
Malattia infiammatoria cronica del tessuto connettivo, che può colpire articolazioni, reni, mucose e pareti dei vasi sanguigni. - Mastopatia fibrocistica
Lesione benigna caratterizzata dalla presenza di dolore, cisti e modularità diffuse della mammella. Piccoli noduli sono normalmente presenti nel tessuto mammario, dovuti alle fluttuazioni ormonali a cui l'organo è sottoposto ad ogni ciclo mestruale. Il loro ingrandimento, associato alla presenza di - Mononucleosi
Malattia infettiva molto contagiosa. Il virus si trasmette attraverso il contatto intimo con i soggetti affetti, essendo presente nelle secrezioni (saliva, urine). Definita anche malattia del bacio perché negli adolescenti e nei giovani adulti viene contratta spesso attraverso il bacio. - Morbillo
Infezione virale acuta altamente contagiosa, caratterizzata da una tipica eruzione cutanea. Il morbillo è causato da un virus della famiglia dei Paramyxovirus, la cui infezione determina un'immunità che dura tutta la vita. Per questa ragione, si tratta di una tipica malattia dell'infanzia. - Morbo di Paget
Malattia cronica dello scheletro, chiamata anche osteite deformante, caratterizzata da un rimodellamento patologico del tessuto osseo che ne provoca l'ingrossamento e l'indebolimento. - Orecchioni
Infezione virale contagiosa, detta anche parorite epidemica, che colpisce le ghiandole salivari, in particolar modo le ghiandole parotidi, situate in prossimità dell'orecchio. L'infezione conferisce immunità per tutta la vita ed è quindi caratteristica dell'infanzia. - Otite
Infiammazione dell'orecchio, causata spesso da un'infezione da batteri, virus o funghi. A seconda della parte dell'organo interessata viene definita otite esterna oppure otite media. - Pleurite
Infiammazione acuta o cronica della pleura, membrana composta da due foglietti che rivestono la superficie esterna dei polmoni e l'interno della cavità toracica, a stretto contatto fra loro e separati solo da una piccola quantità di liquido. - Poliposi
Condizione caratterizzata dalla presenza nel tubo digerente di numerosi polipi. I polipi neoformazioni benigne di tessuto che crescono nella parete dell'intestino, e più raramente dello stomaco, sporgendo nel lume, a volte attaccati attraverso un peduncolo. - Sclerodermia
Domenica 26 settembre 2010 è la Giornata del Ciclamino, che offre la possibilità da ormai dieci anni, di sostenere la lotta alla Sclerodermia. Una patologia cronica, autoimmune, invalidante, multiorgano che colpisce in prevalenza le donne, ma può essere diagnosticata per tempo - Scottature solari
Un'esposizione eccessiva o senza un'adeguata protezione alle radiazioni del sole possono provocare lesioni della cute. L'effetto dipende dal fototipo, ma i filtri protettivi vanno sempre applicati - Sindrome temporo-mandibolare
Alterazione della giunzione fra osso temporale del cranio e mandibola, o dei legamenti e dei muscoli che la supportano e la fanno muovere. Si tratta di un'articolazione molto delicata, il cui allineamento deve essere perfetto per permettere una normale masticazione - Tendinite
Infiammazione dei tendini le strutture di tessuto fibroso che connettono i muscoli all'osso. In alcuni casi l'infiammazione si estende alla... - Tiroidite
Alla prevenzione delle patologie tiroidee prima, durante e dopo la gravidanza è dedicata la Giornata Nazionale della Tiroide 2010, promossa e organizzata dalle principali associazioni dei pazienti - Varicella
Infezione virale acuta provocata dal virus della varicella-zoster, caratterizzata da un'eruzione cutanea caratteristica, con comparsa di piccole vescicole rilevate. Il virus lascia un'immunità permanente e la malattia non può essere contratta due volte.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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