Naproxene Sodico HCS

21 novembre 2024

Naproxene Sodico HCS


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Cos'è Naproxene Sodico HCS (naproxene sale sodico)


Naproxene Sodico HCS è un farmaco a base di naproxene sale sodico, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da KRKA Farmaceutici Milano S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Naproxene Sodico HCS disponibili in commercio


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A cosa serve Naproxene Sodico HCS e perchè si usa


Naproxene sodico HCS è utilizzato per
  • trattamento del dolore da medio a moderato,
  • trattamento sintomatico di artrite reumatoide, osteoartrite, attacchi acuti di gotta e spondilite anchilosante,
  • sollievo dai sintomi della dismenorrea primaria,
  • trattamento sintomatico del mal di testa acuto da emicrania,
  • trattamento sintomatico della menorragia primaria e secondaria associata all'inserzione di IUD.

Indicazioni: come usare Naproxene Sodico HCS, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo utilizzando la dose efficace più bassa per la durata più breve necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).

Adulti e adolescenti di 16 anni di età e oltre

La dose giornaliera usuale per il sollievo dal dolore varia da 550 mg a 1100 mg di naproxene sodico. La dose iniziale raccomandata è 550 mg, seguita da 275 mg ogni 6 - 8 ore, a seconda della gravità del processo. Quando somministrato per un periodo prolungato di tempo, la dose deve essere adattata a seconda della risposta clinica del paziente.

Artrite reumatoide, osteoartrite, spondilite anchilosante

La dose giornaliera raccomandata è 1100 mg di naproxene sodico, divisa in una dose la mattina ed una la sera. In alternativa può essere assunta una dose singola da 550-1100 mg di naproxene sodico alla mattina o alla sera.

Attacchi acuti di gotta

La dose giornaliera raccomandata è 825 mg di naproxene sodico, seguita da 275 mg di naproxene sodico ogni 8 ore fino a che l'attacco non diminuisce.

Dismenorrea

La dose iniziale raccomandata è 550 mg di naproxene sodico assunta come dose singola, seguita da 275 mg di naproxene sodico ogni 6-8 ore se necessario.

Emicrania

La dose iniziale raccomandata è 825 mg di naproxene sodico assunta come dose singola ai primi sintomi, seguita da 275 mg di naproxene sodico dopo mezz'ora.

Menorragia

La dose iniziale raccomandata giornaliera è 825-1375 mg di naproxene sodico, divisa in due dosi, seguita da una dose giornaliera di 550-1100 mg di naproxene sodico per un periodo massimo di quattro giorni.

Popolazioni speciali

Anziani

La dose deve essere ridotta nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4) e deve essere utilizzata la dose efficace più bassa per il periodo più breve possibile.

Pazienti con insufficienza renale e/o insufficienza epatica

Nei pazienti con insufficienza renale o epatica da lieve a moderata la dose deve essere ridotta (vedere paragrafo 4.4) e deve essere utilizzata la dose efficace più bassa per il periodo più breve possibile.

Questo medicinale non è raccomandato nei pazienti con un livello basico di clearance della creatinina più basso di 30 ml/min, in quanto è stato osservato un accumulo dei metaboliti di naproxene nei pazienti con grave insufficienza renale e in pazienti in dialisi (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica

Naproxene sodico HCS compresse non è raccomandato per l'uso nei bambini e negli adolescenti sotto i 16 anni di età.

Metodo di somministrazione

Questo medicinale viene somministrato per via orale.

La compresa deve essere ingerita intera con un po' di liquido e preferibilmente durante o dopo un pasto.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Naproxene Sodico HCS


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Storia di broncospasmo, asma, rinite o orticaria associata con acido acetilsalicilico o altri medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS).

Ulcera peptica precedente o in atto/emorragia (due o più episodi distinti episodi di comprovata ulcerazione o sanguinamento).

Storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale, correlata alla precedente terapia con FANS.

Grave insufficienza cardiaca.

Ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).

Non deve essere somministrato a pazienti con colite ulcerosa.

Non deve essere somministrato a pazienti che soffrono di grave insufficienza epatica o renale.

Non deve essere somministrato a pazienti che assumono altri medicinali antinfiammatori non steroidei.

Naproxene Sodico HCS può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo dell'embrione/feto. I dati di studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto e di malformazioni cardiache e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine all'inizio della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari è aumentato da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il naproxene sodico non deve essere somministrato a meno che non sia assolutamente necessario. Se il naproxene sodico viene utilizzato da una donna che tenta di concepire, o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta il più bassa possibile e la durata del trattamento la più breve possibile.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, la sintesi di tutti gli inibitori delle prostaglandine può esporre il feto a:
  • tossicità cardiopolmonare (con una prematura chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare)
  • disfunzione renale, che può progredire ad insufficienza renale con oligodramnios
  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse
  • inibizione delle contrazioni uterine che risulta in un travaglio ritardato o prolungato.
Di conseguenza, il naproxene sodico è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

L'uso di questo medicinale non è raccomandato durante il travaglio, a causa del suo effetto inibente sulla sintesi delle prostaglandine, può influenzare negativamente la circolazione fetale e inibire le contrazioni uterine, ed inoltre aumentare il rischio di emorragia uterina.

Allattamento

Il naproxene anionico è stato rilevato nel latte delle madri che allattano ad una concentrazione plasmatica approssimativamente dell'1%. In considerazione dei possibili effetti indesiderati degli inibitori delle prostaglandine sui neonati, non è raccomandata la somministrazione a madri che allattano.

Fertilità

Ci sono alcune evidenze per cui questo medicinale, che inibisce la sintesi delle ciclo-ossigenasi/prostaglandine, può causare un danno alla fertilità femminile attraverso un effetto sull'ovulazione.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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