Nurofen Influenza e Raffreddore

03 novembre 2024

Nurofen Influenza e Raffreddore


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Cos'è Nurofen Influenza e Raffreddore (ibuprofene + pseudoefedrina)


Nurofen Influenza e Raffreddore è un farmaco a base di ibuprofene + pseudoefedrina, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS + decongestionanti. E' commercializzato in Italia da Reckitt Benckiser Healthcare (Italia)

Confezioni e formulazioni di Nurofen Influenza e Raffreddore disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Nurofen Influenza e Raffreddore disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Nurofen Influenza e Raffreddore e perchè si usa


NUROFEN INFLUENZA E RAFFREDDORE 200 mg + 30 mg Compresse Rivestite, è indicato negli adulti e adolescenti oltre i 12 anni. Trattamento dei sintomi del raffreddore e dell'influenza quali congestione nasale e sinusale, dolori, febbre, mal di gola, mal di testa.

Indicazioni: come usare Nurofen Influenza e Raffreddore, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Solo per un breve periodo di trattamento.
  • 5 giorni massimo di terapia per la popolazione adulta;
  • 3 giorni massimo di terapia per la popolazione pediatrica (12-18 anni).
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).

Nel caso l'uso del medicinale sia necessario per più di 5 giorni negli adulti e per più di 3 giorni negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato il medico.

Popolazione pediatrica:

Non somministrare ai bambini di età inferiore ai 12 anni

Adulti e adolescenti oltre i 12 anni:

La dose iniziale è 1-2 compresse al giorno, poi, se necessario, 1-2 compresse ogni 4 ore. Non superare la dose di 6 compresse nelle 24 ore.

Anziani:

Nell'anziano non sono richieste modifiche della posologia consigliata tranne nei pazienti con alterazioni renali o epatiche per i quali è necessario adattare individualmente la posologia.

Modo di somministrazione:

Uso orale.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Nurofen Influenza e Raffreddore


Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Pazienti affetti da ulcera peptica.

Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia / ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).

Soggetti che hanno mostrato in precedenza reazioni di ipersensibilità (quali poliposi nasale, asma, rinite, angioedema o orticaria) conseguenti all'impiego di ibuprofene, acido acetilsalicilico o altri analgesici, antipiretici, altri antinfiammatori non-steroidei (FANS).

Grave insufficienza epatica.

Severa malattia renale acuta o cronica/insufficienza renale.

Ipertensione severa o non controllata,

Insufficienza cardiaca severa (IV classe NYHA)

Pazienti con malattie cardio-vascolari serie, tachicardia, angina pectoris, ipertiroidismo, diabete, feocromocitoma, glaucoma, sindrome prostatica.

Gravidanza. Allattamento (vedere paragrafo 4.6).

Bambini al di sotto dei 12 anni.

Pazienti che assumono o hanno assunto nei 14 giorni precedenti inibitori della monoamino-ossidasi (IMAO) (vedere paragrafo 4.5).

Nurofen Influenza e Raffreddore può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Il prodotto non va impiegato durante la gravidanza e l'allattamento.

Gravidanza:

L'inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.

Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.

Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale.

Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre

Il feto a:
  • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
  • disfunzione renale che può progredire a insufficienza renale con oligo-idroamnios;
La madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
  • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Esiste la possibilità di una associazione tra l'insorgenza di anomalie fetali e assunzione di pseudoefedrina nel primo trimestre di gravidanza.

Allattamento:

Nonostante l'ibuprofene sia presente nel latte materno in concentrazioni molto basse, la pseudoefedrina

viene secreta nel latte in quantità significative; per questo il prodotto non deve essere impiegato durante l'allattamento.

Fertilità:

Come per altri FANS, l'uso di NUROFEN INFLUENZA E RAFFREDDORE può alterare la fertilità femminile per effetto sull'ovulazione. Pertanto non è raccomandato in donne che desiderino concepire.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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