Surmontil

22 dicembre 2024

Surmontil


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Cos'è Surmontil (trimipramina)


Surmontil è un farmaco a base di trimipramina, appartenente al gruppo terapeutico Antidepressivi triciclici. E' commercializzato in Italia da Neuraxpharm Italy S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Surmontil disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Surmontil disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Surmontil e perchè si usa


Sindromi depressive, principalmente quando si accompagnano ad alterazioni del sonno, ansia, agitazione; nevrosi (d'angoscia, fobica, isterica, ossessiva).

Indicazioni: come usare Surmontil, posologia, dosi e modo d'uso


Depressioni lievi e moderate nei pazienti ambulatoriali: la posologia consigliata è di 50 mg alla sera, due ore prima di coricarsi, elevabile a 75-100 mg nei pazienti con gravi alterazioni del sonno. Il trattamento deve essere continuato per almeno 3 settimane.

Depressioni gravi e moderate nei pazienti ospedalizzati: iniziare il trattamento con 75 mg/die alla sera, oppure 25 mg a mezzogiorno e 50 mg alla sera. Le dosi utili, generalmente 150-300 mg al giorno, devono essere raggiunte progressivamente e il trattamento continuato per 4-6 settimane. Dopo aver raggiunto l'effetto desiderato, ridurre la posologia sino alla dose di mantenimento di 75-150 mg al giorno per 2-3 mesi. La somministrazione serale della maggior parte della dose giornaliera totale riduce la necessità di ipnotici e la sonnolenza diurna.

Nei pazienti ciclotimici con stati depressivi ricorrenti, la terapia di mantenimento può essere continuata per un anno o per periodi più lunghi.

Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Surmontil


Surmontil non deve essere utilizzato nei casi seguenti:
  • Ipersensibilità al principio attivo, ad altri antidepressivi triciclici o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Glaucoma, in particolare rischio noto di glaucoma ad angolo chiuso.
  • Disturbi urinari come ritenzione urinaria o ipertrofia prostatica con formazione di urina residua.
  • Miastenia grave.
  • Infarto miocardico recente.
  • Epatopatie gravi.
  • Somministrazione in associazione ad inibitori irreversibili delle monoaminossidasi o prima che siano trascorse almeno due settimane dall'interruzione di un trattamento precedente con detti farmaci.
  • In caso si renda necessario un intervento chirurgico occorre interrompere la somministrazione almeno 5 giorni prima.

Surmontil può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

I dati relativi all'uso della trimipramina nelle donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi negli animali sulla tossicità riproduttiva sono insufficienti (vedere paragrafo 5.3). Trimipramina non è raccomandata durante la gravidanza a meno che non sia strettamente necessario e solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.

Tuttavia, è auspicabile il mantenimento di un buon equilibrio mentale materno durante la gravidanza. Se è necessario un trattamento farmacologico per garantire questo equilibrio, lo si deve iniziare o continuare a una dose efficace per tutta la gravidanza e, se possibile, in monoterapia.

Nei neonati di madri trattate alla fine della gravidanza con un antidepressivo triciclico possono manifestarsi, nella prima settimana di vita, difficoltà di adattamento e sintomi di astinenza che possono includere (ipotonia, irritabilità, tremori e anche convulsioni), disturbi respiratori (polipnea, cianosi improvvisa e distress respiratorio) e disturbi gastrointestinali (difficoltà ad iniziare l'alimentazione, ritardo nel passaggio di meconio e distensione addominale).

Allattamento

Non sono disponibili dati sulla presenza di trimipramina nel latte umano, sulla produzione di latte o sugli effetti sul neonato allattato al seno. Tuttavia, i dati fisico-chimici suggeriscono l'escrezione di trimipramina nel latte materno. Non si può escludere un rischio per il lattante. Si deve decidere se interrompere l'allattamento al seno o interrompere/astenersi dalla terapia con trimipramina tenendo conto del beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e del beneficio della terapia per la donna.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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