Chemioterapia

03 settembre 2012

Chemioterapia


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23 luglio 2012

Chemioterapia

Buongiorno dottore,
a fine maggio mio suocero è stato operato in Romania (lui è cittadino rumeno) per un adenocarcinoma al cieco colon ascendente. Premetto innanzitutto che sto cercando di tradurre quanto riportato nelle analisi prodotte in loco a seguito dell’esame istologico quindi non escludo eventuali inesattezze di cui mi scuso in anticipo e che rimando eventualmente alla vostra miglior interpretazione.
Dimensione tumore: 7 cm
Distanza dai bordi di resezione chirurgica: prossimale 15 cm; distale 31 cm; radiale non riportato
Linfonodi: colici destri
Reazione infiammatoria intra/perineurale: marcata
Necrosi: presente
Nessun’altra lesione istopatologica
Conclusioni: Adenocarcinoma G2 con zone mucose G2-G3 con invasione dell’intera parete, incluso il tessuto adiposo pericolico, infiltrazione perineurale e perivascolare, con metastasi in 10 linfonodi su 40 esaminati. Il tessuto adiposo perirenale è indenne da tumore. I margini di resezione chirurgica sono indenni (pT3N2Mx).

Circa 40 gg. dopo l’operazione, durante la quale pare che la zona interessata sia stata completamente ripulita, mio suocero ha iniziato il primo di 9 cicli di chemioterapia.
Ciascun ciclo prevede OXALIPLATIN (150 mg) per via endovenosa ogni 3 settimane e l’assunzione per via orale di 6 compresse al giorno di XELODA (500 mg) per due settimane con sospensione di 1 settimana fino al ciclo successivo.
1) Secondo Lei questa chemioterapia è stata impostata correttamente per il tipo di tumore rilevato ed in base a quanto refertato?
2) Durante questo primo ciclo, mio suocero avverte giramenti di testa, stanchezza e minor appetito rispetto al periodo post-operatorio. Potrebbero essere effetti collaterali della chemioterapia? In caso affermativo, come possono essere affrontati?
3) A quali esami/controlli dovrebbe sottoporsi nell’eventualità in cui decidesse di farsi visitare a breve in Italia?
Grazie infinite per la preziosa consulenza.
Cristina

Risposta del 03 settembre 2012

Risposta a cura di:
Dott. GIORGIO REGUZZONI


Il trattamento sembra corretto sia dal punto di vista chirurgico (l'elevato numero di linfonodi asportato indica una buona qualità del trattamento) sia per quanto riguarda la chemioterapia post operatoria. Purtroppo è elevata la probabilità di ricadute, a causa della diffusione massiccia ai linfonodi. I disturbi riferiti sono correlati alla terapia e vanno controllati con i farmaci contro la nausea e con la dieta appropriata. I controlli completi vanno fatti dopo aver completato la chemioterapia (in genere cea, esami del sangue e eco o Tac addome ogni sei mesi, colonscopia periodica) oltre agli abituali esami nel corso del trattamento.


Dott. Giorgio Reguzzoni
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Oncologia
Busto Arsizio (VA)


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