Iso deturpato dai problemi/esiti correlati dell'acne

15 ottobre 2004

Iso deturpato dai problemi/esiti correlati dell'acne


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10 ottobre 2004

Iso deturpato dai problemi/esiti correlati dell'acne

Salve dottore, mi scuso se mi dilungo un po' per farle capire la mia sofferenza e presentarle in modo piu' completo possibile il problema, sono un ragazzo 20enne della provincia di Napoli, Torre Del Greco che, alla ricerca disperata di un aiuto, di un supporto che mi dia fiducia sotto tutti i punti di vista, soprattutto medico, finora mai trovato. Da 7 anni circa soffro di acne comedonica e papulo-pustolosa al viso ed al tronco curata in modo variabile in questi anni dato che è stata molto aggessiva, all'inizio dal dermatologo "cittadino" con Benzac ed il classico Bassado, poi da 4 anni presso dermatologia del policlinico univeritario di Napoli con Airol tretinoina 5% e Eritromicina. La sofferenza in questi anni è stata tantissima, uscire, andare a scuola, stare con gli altri, con comedoni pustolee rossore sul viso compreso il naso letteralmente deturpato è stato difficilissimo dato che ahimè sono anche molto miope ed indosso gli occhiali, ma da qualche tempo lo è ancor di piu'. Infatti la fase attiva dell'acne da un paio di anni sembra che sia finita(tranne che sul tronco), pero' a differenza di tutti i luoghi comuni che mi hanno sempre detto tutti i dermatologi che mi hanno curato, e miei familiari/amici, la situazione è diventata insostenibile. Infatti soffro tantissimi per gli esiti cicatriziali, soprattutto "buchetti" ed iperpigmentazione, che ritengo oggettivamente(dato che mi sono fatto ormai una cultura) non gravi come casi che ho visto in foto, in internet, ma che pero' ripeto per me rappresentano una barriera insormontabile o quasi verso l'esterno. Ma i problemi sono anche quando devo farmi la barba, ogni 3 giorni, che per me rappresenta una vera odissea prima durante e dopo, od anche nella pulizia quotidiana che mi rende sempre la pelle del viso ruvida, secca, rossa, insomma IMPRESENTABILE qualunque detergente usi. I miei, il dermatologo che mi cura al policlinico di cui non mi sono sinceramente mai fidato, visto che li' secondo me trattano soprattutto altri problemi, hanno sempre reputato il problema soprattutto psicologico, sottovalutando il problema prettamente estetico, io li ho accontentati, ma alla fine ne soffro forse piu' di prima. In questi ultimi due anni, dopo che il dermatologo del policlinico mi ha proposto unicamente un trattamento col TCA(l'unico che fanno. . . ), sono andato a Pavia al policlinico S. . MATTEO, con la mia famiglia che mi ha sempre cercato di aiutare ma che ora non ho piu' il coraggio di coinvolgere dato che economicamente non è certamente abbiente, ma li' oltre a chiedere centinaia di euro/lire per la dermoabrasione meccanica non mi hanno detto altro. Ho fatto circa un anno e mezzo fa una prova col laser Erbium al MED LASER di Caserta, ma anche li non c'e'stato nessun risultato, ma solo una spesa abbastanza grossa, dato che come anche lei stesso riporta nell'articolo, si tratta un trattamento molto leggero. Mi sono accorto durante questi anni che chi come me soffre di questi problemi correlati, non puo' e non sa come e dove affontare e curare il problema dato la disinformazione a riguardo, la specificità del problema, l'assenza di strutture specifiche e di personale VALENTE E SOPRATTUTTO onesto. Cio' che fa piu' male e' essere considerato, talvolta, come una donna che soffre perchè vuole farsi ritoccare il seno o qualche altra parte del corpo. Spero che lei in qualche modo mi possa aiutare, consigliandomi magari qualche centro/consulenza;ho letto su un giornale che ci sono degli aiuti statali per chi soffre di questo problemi, che ora non vengono piu' considerati prettamente di natura estetica, le risulta o sono le solite fandonie? Ringraziandole per il tempo che mi ha dedicato le invio i miei piu' cordiali saluti.

Risposta del 15 ottobre 2004

Risposta a cura di:
Dott. MATTEO BASSO


Salve,
la risoluzione degli esiti cicatriziali dell’acne è un problema non semplice da risolvere.
Sono state utilizzate decine di tecniche, negli ultimi anni, indice che una tecnica ottimale ancora non esiste. Tuttavia posso dirle, quali sono state le tecniche, che secondo me, hanno prodotto i migliori risultati sui miei pazienti. Talvolta sul visi si può anche avere la formazione di qualche cheloide. Questi migliorano abbastanza usando triancinolone acetato o triancinolone acetonide o diacetato intralesionale. Basta qualche goccia per ottenere discreti risultati gia in 48-72 ore ( Dubertret L. Therapeutique dermatologique: flamarion. Paris, 1991, pg. 5-17, oppure Kennet A. Manual of dermatologic therapeutics. 5ht. Ed. Boston 12. ). Per quanto riguarda le altre cicatrici depresse, le tecniche che attualmente uso sono: la dermoabrasione realizzata conl peeling profondo.
Il peeling serve (dall’inglese pelare, a portare via gli strati superficiali e profondi) non solo per ridurre i segni dell’invecchiamento, ma anche per attenuare ed eliminare quei fenomeni legati a discromie o esiti cicatriziali (acne, Varicella, ferite, ecc. )Con il peeling si determina l’asportazione degli strati più o meno profondi della cute stimolando anche la produzione di sostanza fondamentale del derma e del sottocute aumentando quindi l’elasticità e la compattezza della pelle; la sostanza di più largo utilizzo è l’acido glicolico, da solo o in associazione con altri composti (idrochinone, ac. kojico, ac fitico, ecc. )ma per le cicatrici d'acne si deveono usare peelings composti.
Nei casi di estrema gravità degli esiti da acne, per le cicatrici più profonde utilizzo la tecnica subcision (Orentreich DS, Orentreich N, Subcutaneous incisionless ( subscision ) Surgery for the correction of depressed scars and wrinkles. Dermatol. Surg, 1995; 21:543-549. ) per liberarle dalla fibrosi e dalle aderenze profonde, quindi in un secondo tempo le riempio con sostanze non assorbibili. Per le cicatrici profonde a bordi netti le incido con un bisturi microchirurgico, quindi le sollevo ancorandole con un punto di sutura 7-0 per mantenerle sullo stesso livello della cute limitrofe. Difficilmente si riesce ad ottenere un risultato soddisfacente utilizzando un solo metodo. Quando poi le cicatrici sono associate a cheloidi è necessario valutare bene i tempi di trattamento poiché se da un lato la dermoabrasione, il laser o il peeling migliorano le cicatrici depresse, potrebbero peggiorare lo stato delle cicatrici cheloidee. Circa l'uso di laser il miglior effetto si ha con il laser resurfacing. (gli altri sono troppo superficiali). Circa gli aiuti statali per chi soffre di questo problema mi spiace ma non ho sentito nulla.
spero di averla aiutata. Vada a visitare il sito www. Isplad. Org.
Saluti

Dott. Matteo Basso
Specialista attività privata
GENOVA (GE)



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