02 febbraio 2005
Pitiriasi di gilbert e cortisone...può esserne la causa?
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23 gennaio 2005
Pitiriasi di gilbert e cortisone...può esserne la causa?
Anch'io ho avuto la pitiriasi di Gilbert. Stress? Nel periodo in cui si è manifestata non ero per nulla stressata. Non ho avuto contatti con gente che l'avesse (che io sappia). Però era accaduto questo: nei mesi precedenti la manifestazione di questa malattia ho fatto una lunga cura di cortisone a causa di un'intolleranza alimentare. Al termine della cura (durata 20 giorni tra flebo e pastiglie), dopo pochi mesi, 2 o 3, mesi in cui ero a dieta ipoallergenica e prendevo blandi antistaminici, ho manifestato questa malattia esantematica con antiestetiche chiazze rosse su collo e tronco. La chiazza madre mi apparve vicino al seno. Credevo fossero funghi (e mi era venuto un colpo) invece la lampada non rivelò micosi. Non rimane alcun segno dopo la guarigione (ahimè lenta) delle macchie, ovviamente non bisogna grattarsi e limitarsi ad usare creme ipoallergeniche che non causino prurito e che idratino la pelle. . Solo come palliativo, perché la malattia passa da sola. La causa vera e propria non si conosce al 100%, anche se si pensa possa essere appunto un virus come la stragrande maggioranza dei medici ritengono (ed in ogni caso lo stress peggiora qualsiasi cosa, anche un raffreddore). Questo sarebbe confermato dal fatto che pare possa venire solo una volta nella vita (per fortuna). Però ho notato una cosa. . . Quando ho avuto questa piccola fastidiosa malattia mi sono documentata, ho parlato in forum dove utenti affetti sostenevano di aver fatto, nei mesi precedenti, una cura di cortisonici. . . Su 8 persone con cui ho parlato, 6 mi dissero di aver utilizzato cortisonici per motivi vari (allergie o altri motivi anche più seri per cui si usano). C'è un'incidenza?!Risposta del 26 gennaio 2005
Risposta a cura di:
Dott. PAOLO FARULO
Si tratta di una malattia virale, banale, autorisolventesi nel giro di poche settimane e non necessitante di cure particolari. L'uso di cortisonici può scatenare la malattia incidendo sull'affievolimento delle difese immunitarie.
cordiali saluti
Dott. Paolo Farulo
Pubblica amministrazione
Forze armate
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Risposta del 02 febbraio 2005
Risposta a cura di:
Dott. MARIO MANISCALCO
Nella patogenesi della pitiriasi rosea hanno un ruolo determinante l'herpes virus 6 e l'herpes virus 7.
Tali virus vengono in contatto con l'uomo già in epoca neonatale senza, peraltro, causare alcun tipo di sintomatologia e permanendo nell'organismo in maniera quiescente. Nel corso della vita si può avere una sorta di riattivazione di tali virus con le manifestazioni cutanee proprie delle pitiriasi rosea. La guarigione spontanea è la regola nel giro di 6-10 settimane. Sembra comunque che si possa ottenere una riduzione dei tempi di durata della malattia utilizzando l'acyclovir per os.
Dott. Mario Maniscalco
Specialista in Dermatologia e venereologia
Specialista attività privata
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