Limitare lo zucchero per prevenire il diabete

16 settembre 2011
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Limitare lo zucchero per prevenire il diabete



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Meglio non eccedere con lo zucchero: il rischio, a lungo termine, è di andare incontro a scompensi dei valori di trigliceridi nel sangue e insulino-resistenza, l'anticamera del diabete. Il limite giornaliero consigliato dagli esperti della Società italiana di diabetologia (Sid) è di circa 50 grammi per gli uomini e 40 per le donne, ancora meno per i bambini. «Lo zucchero si trova nei carboidrati, nel pane bianco più che in quello integrale e sulla glicemia questi prodotti da forno hanno lo stesso impatto» precisa il presidente della Sid, Gabriele Riccardi «tuttavia dopo un anno si vede che l'integrale riduce il colesterolo, ottimizza il valore dei trigliceridi, può far ridurre il peso e migliora la sensibilità insulinica. I prodotti con farine raffinate no». Ma è piuttosto il consumo dei soft drink a far sballare più facilmente i conti sul fabbisogno giornaliero «perchè bere una bibita zuccherata prima dei pasti dà un senso di sazietà» ha sottolineato Riccardi «pari allo zero, e pertanto non frena l'appetito. Una lattina del consueto formato da 330 ml contiene mediamente dai 27 ai 33 grammi di zucchero; se la si beve due volte a settimana è possibile compensarla, ma con due lattine al giorno si è fuori quota massima». Per avere un quadro del proprio stato di salute, metabolico in particolare, Riccardi sottolinea il maggiore valore informativo delle misurazioni della glicemia postprandiale rispetto al consueto check a digiuno. Anche alla luce di una maxi studio, condotto su oltre 500 pazienti con diabete di tipo 2 seguiti per 14 anni dai ricercatori Sid dell'Azienda ospedaliero-universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano (Torino), secondo cui l'iperglicemia dopo i pasti «è un fattore altamente predittivo del rischio di eventi cardiovascolari e di mortalità, più importante della iperglicemia a digiuno».



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