La dieta va discussa anche con il farmacista

07 settembre 2012
Aggiornamenti e focus

La dieta va discussa anche con il farmacista



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Le persone che iniziano una nuova dieta dovrebbero consultare, oltre che il proprio medico, anche il farmacista dal momento che regimi alimentari improvvisati per perdere peso possono causare deficit nutrizionali e interazioni con terapie in corso. Il suggerimento arriva dai dati raccolti dall'American pharmacists association (Apha) che ricordando che se queste due figure professionali non vengono chiamate in causa, i pazienti potrebbero non comprendere che la loro dieta può condizionare l'umore, il livello di energia vitale o causare interazioni tra alimenti e farmaci. Per esempio, segnala la Apha, chi fa diete a basso contenuto di grassi avrebbe bisogno di assumere integratori alimentari di acidi grassi omega-3 o di olio di semi di lino. Le diete possono, inoltre, influenzare il modo in cui il farmaco viene metabolizzato, per esempio, chi assume farmaci per trattare l'ipertensione, l'ipercolesterolemia, l'ansia o depressione, deve essere informato sul fatto che consumare pompelmi e succo di pompelmo rende più difficile l'assorbimento a livello del tratto digestivo. E ancora: verdure a foglia verde ad alto contenuto di vitamina K ostacolano l'efficacia dei farmaci anticoagulanti. Infine, è importante sapere se il farmaco che si assume può influenzare il peso magari favorendone un aumento.



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