09 giugno 2014
Aggiornamenti e focus
Il lettino solare aumenta il rischio di melanoma
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A-Abbronzatissima, sotto i raggi del sole... si cantava così negli anni '60 per festeggiare le estati assolate trascorse sulle spiagge. Oggi però sappiamo che troppo sole può far male e aumentare addirittura il rischio di tumori come il melanoma, ed ecco allora che molte persone decidono di preparare la pelle - ancora troppo bianca dopo i primi raggi di sole primaverili - facendo un salto al centro abbronzante: qualche seduta e la pelle comincia a colorarsi. A differenza di quanto si crede, però, ciò non riduce affatto il rischio di scottature o di danni anche più gravi. Lo conferma un gruppo di ricercatori statunitensi che, cercando di capire se il lettino solare potesse avere qualche effetto preventivo riducendo il rischio di melanoma, ha scoperto che in realtà è vero proprio il contrario. «Il punto è che l'abbronzatura è una risposta dell'organismo a un danno al Dna, il nostro materiale genetico, causato dai raggi ultravioletti. E non c'è differenza tra quelli del sole e quelli del lettino abbronzante» afferma DeAnn Lazovich, dell'Università del Minnesota e co-autrice dello studio pubblicato sulla rivista Journal of the national cancer institute.
Nel loro studio Lazovich e colleghi hanno coinvolto circa 1.800 persone di età compresa tra i 25 e i 59, metà con melanoma diagnosticato tra il 2004 e il 2007 e metà senza questo tumore della pelle. Ebbene, dopo aver valutato anche la storia familiare di tumore della pelle, il grado di istruzione, il reddito, le abitudini riguardo l'esposizione al sole e alcune caratteristiche fisiche come colore degli occhi e dei capelli, i ricercatori sono giunti alla conclusione che l'abbronzatura artificiale non protegge la pelle, anzi aumenta il rischio di melanoma. «Le persone coinvolte nello studio non si erano mai ustionate a causa dell'esposizione ai raggi UV dei saloni di bellezza, ma valutando i due gruppi è emerso che i membri del gruppo con il tumore avevano una probabilità di quattro volte superiore di aver utilizzato lettini solari rispetto a chi invece non aveva il tumore» precisa l'autrice descrivendo i risultati della ricerca. Una piccola percentuale di partecipanti allo studio (5 per cento) ha dichiarato di non essersi mai scottato con gli Uv - né su un lettino solare, né all'aperto - e anche in questo caso è stato osservato un legame tra lampada abbronzante e tumore: in genere chi aveva il tumore aveva frequentato un centro abbronzante in giovane età.
Come affermano gli autori, è importante capire che l'obiettivo dell'estate non deve essere una pelle abbronzatissima, ma una pelle sana e questo traguardo si raggiunge utilizzano la protezione solare più adatta al proprio tipo di pelle e, in alcuni casi, anche evitando l'esposizione al sole. Prepararsi con una seduta al centro abbronzante non è certo la strategia più adatta per proteggere la pelle. «Le lampade abbronzanti emettono alte dosi di raggi Uv che danneggiano la pelle e aumentano il rischio di tumori come il melanoma» aggiunge Jennifer Stein, del dipartimento di dermatologia del Nyu langone medical center di New York. E se il rischio di melanoma non ci spaventa abbastanza pensiamo anche al lato estetico: «Lampade e lettini solari aumentano notevolmente le rughe» afferma Stein, che poi conclude, «si può affrontare la questione sia dal punto di vista medico sia da quello puramente estetico ma la conclusione è sempre la stessa: l'abbronzatura artificiale fa male alla pelle».
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