30 marzo 2017
Aggiornamenti e focus
Girovita sotto controllo per vivere più a lungo
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Per le donne in menopausa il rischio di mortalità non si misura con la bilancia, ma piuttosto con un metro da sarta. Ne sono convinti i ricercatori coordinati da Zhao Chen, a capo del dipartimento di epidemiologia e biostatistica del College of public health presso la University of Arizona.
«Abbiamo condotto questo studio per cercare di comprendere meglio il legame tra misure antropometriche come il peso e la circonferenza vita e il rischio di mortalità» spiega la ricercatrice che assieme ai colleghi ha analizzato i dati di poco meno di 162mila donne in post-menopausa di età compresa tra 50 e 79 anni. I ricercatori hanno raccolto informazioni su peso, altezza, circonferenza vita, oltre che sulla salute e lo stile di vita delle partecipanti che sono state seguite per un periodo medio di 11,4 anni.
«Durante il periodo di studio sono stati registrati 18.320 decessi e abbiamo notato che il girovita rappresenta un fattore di rischio più importante dell'indice di massa corporea in termini di mortalità» continua Chen dalle pagine della rivista Journal of the american geriatrics society , ricordando che l'indice di massa corporea viene calcolato in base alle misure di peso e altezza.
«In base alle nostre analisi, le donne sottopeso hanno un rischio di mortalità piuttosto elevato, mentre un leggero sovrappeso non influenza in modo negativo la durata della vita» spiegano i ricercatori puntando invece i riflettori sul girovita e sottolineando che il rischio aumenta quanto si superano gli 80 cm e diventa "estremo" quando si superano gli 88 cm.
«Il peso corporeo può essere lo stesso in due persone ma indicare diverse composizioni corporee per esempio in termini di presenza di massa grassa e massa magra» precisa l'autrice che poi aggiunge: «Per questa ragione è una misura che deve sempre essere letta con estrema attenzione e tenendo in considerazione diverse variabili». «È rassicurante scoprire che le donne con il passare degli anni non devono per forza essere magrissime o mantenere lo stesso peso di quando erano ragazze: qualche chilo in più non fa poi così male, l'importante è che non sia sul girovita» commenta Jill Rabin, a capo della divisione di cure ambulatoriali dei Women's health programs-pcap services al Northwell health di New Hyde Park, New York.
Fonte: J Am Geriatr Soc. 2017. doi: 10.1111/jgs.14790
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«Abbiamo condotto questo studio per cercare di comprendere meglio il legame tra misure antropometriche come il peso e la circonferenza vita e il rischio di mortalità» spiega la ricercatrice che assieme ai colleghi ha analizzato i dati di poco meno di 162mila donne in post-menopausa di età compresa tra 50 e 79 anni. I ricercatori hanno raccolto informazioni su peso, altezza, circonferenza vita, oltre che sulla salute e lo stile di vita delle partecipanti che sono state seguite per un periodo medio di 11,4 anni.
«Durante il periodo di studio sono stati registrati 18.320 decessi e abbiamo notato che il girovita rappresenta un fattore di rischio più importante dell'indice di massa corporea in termini di mortalità» continua Chen dalle pagine della rivista Journal of the american geriatrics society , ricordando che l'indice di massa corporea viene calcolato in base alle misure di peso e altezza.
«In base alle nostre analisi, le donne sottopeso hanno un rischio di mortalità piuttosto elevato, mentre un leggero sovrappeso non influenza in modo negativo la durata della vita» spiegano i ricercatori puntando invece i riflettori sul girovita e sottolineando che il rischio aumenta quanto si superano gli 80 cm e diventa "estremo" quando si superano gli 88 cm.
«Il peso corporeo può essere lo stesso in due persone ma indicare diverse composizioni corporee per esempio in termini di presenza di massa grassa e massa magra» precisa l'autrice che poi aggiunge: «Per questa ragione è una misura che deve sempre essere letta con estrema attenzione e tenendo in considerazione diverse variabili». «È rassicurante scoprire che le donne con il passare degli anni non devono per forza essere magrissime o mantenere lo stesso peso di quando erano ragazze: qualche chilo in più non fa poi così male, l'importante è che non sia sul girovita» commenta Jill Rabin, a capo della divisione di cure ambulatoriali dei Women's health programs-pcap services al Northwell health di New Hyde Park, New York.
Fonte: J Am Geriatr Soc. 2017. doi: 10.1111/jgs.14790
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