18 dicembre 2021
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Le noci aiutano il microbiota
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Che le noci facessero bene al cuore è cosa nota. Ma adesso una ricerca dimostra che un consumo regolare di questi frutti aiuta a ricostituire anche il microbiota intestinale.
Delle loro virtù già si sapeva. Ora uno studio dell'Università dell'Illinois (Usa), pubblicato sulla rivista The Journal of Nutrition, suggerisce di consumarne circa 40 grammi al giorno (in pratica, sei frutti) per tre settimane, intervallate ognuna da 7 giorni di sospensione. Una vera e propria cura che avrebbe lo scopo di salvaguardare e ricostituire la flora batterica intestinale, ovvero quel popoloso universo che va sotto il nome di microbiota, fondamentale per il nostro benessere fisico e psichico. Con il termine microbiota, infatti, si intende tutta la popolazione di batteri, funghi, virus e altri elementi, che convivono dentro di noi, o meglio nel nostro intestino. Una popolazione variegata, che ha una sua autonomia ed è in costante interazione con il nostro cervello. Oltre ad avere un'azione diretta con il nostro sistema immunitario. Cioè: più il microbiota è in equilibrio, meno l'organismo umano si ammala.
Un motivo in più per consumare noci, benché con moderazione se si hanno problemi di peso. Questo tipo di frutta secca è infatti assai calorico e 100 grammi apportano 600 calorie. Resta il fatto, ormai dimostrato scientificamente, che il consumo regolare di tre o quattro noci al giorno riduce del 30 per cento il rischio di malattie cardiovascolari. Questo grazie ad alcune sostanze, tra cui l'acido linoleico, l'acido linolenico e l'arginina: un mix da più parti ritenuto un'arma efficace nella prevenzione dell'ipercolesterolemia e altre patologie correlate all'insorgenza di ictus e infarto.
Via lo stress
A ciò si aggiunga l'elevato contenuto di zinco, un minerale prezioso per il buon funzionamento del nostro organismo, e poi rame, potassio, magnesio, calcio, zolfo, ferro e vitamine del gruppo B. È soprattutto a queste ultime che si deve anche la significativa azione antistress derivante dal consumo di noci. Un'azione che è potenziata dalla presenza di acidi grassi omega 3 e 6, i quali - come è stato dimostrato - hanno una buona influenza perfino sul tono dell'umore. Per restare in ambito "salutistico", le noci sono indicate anche in casi di cosiddetto "diabete insipido" per il loro contenuto di inositolo, una sostanza che viene dispersa facilmente da chi soffre di questa patologia (diversa dalle classiche forme di diabete).
Avvertimento per i vegetariani
Se il vantaggio nutrizionale derivante dal consumo di noci è assodato e vale per tutti, i nutrizionisti ne raccomandano l'inserimento costante in particolare nella dieta delle persone che seguono un regime vegetariano. Le proteine contenute nelle noci, infatti, sono preziose per bilanciare la carenza di proteine animali che i regimi vegetariani possono comportare.
A cura di:
Gloria Brolatti - Emoticibo
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
L’intestino ringrazia
Delle loro virtù già si sapeva. Ora uno studio dell'Università dell'Illinois (Usa), pubblicato sulla rivista The Journal of Nutrition, suggerisce di consumarne circa 40 grammi al giorno (in pratica, sei frutti) per tre settimane, intervallate ognuna da 7 giorni di sospensione. Una vera e propria cura che avrebbe lo scopo di salvaguardare e ricostituire la flora batterica intestinale, ovvero quel popoloso universo che va sotto il nome di microbiota, fondamentale per il nostro benessere fisico e psichico. Con il termine microbiota, infatti, si intende tutta la popolazione di batteri, funghi, virus e altri elementi, che convivono dentro di noi, o meglio nel nostro intestino. Una popolazione variegata, che ha una sua autonomia ed è in costante interazione con il nostro cervello. Oltre ad avere un'azione diretta con il nostro sistema immunitario. Cioè: più il microbiota è in equilibrio, meno l'organismo umano si ammala.
E il cuore pure
Un motivo in più per consumare noci, benché con moderazione se si hanno problemi di peso. Questo tipo di frutta secca è infatti assai calorico e 100 grammi apportano 600 calorie. Resta il fatto, ormai dimostrato scientificamente, che il consumo regolare di tre o quattro noci al giorno riduce del 30 per cento il rischio di malattie cardiovascolari. Questo grazie ad alcune sostanze, tra cui l'acido linoleico, l'acido linolenico e l'arginina: un mix da più parti ritenuto un'arma efficace nella prevenzione dell'ipercolesterolemia e altre patologie correlate all'insorgenza di ictus e infarto.
Via lo stress
A ciò si aggiunga l'elevato contenuto di zinco, un minerale prezioso per il buon funzionamento del nostro organismo, e poi rame, potassio, magnesio, calcio, zolfo, ferro e vitamine del gruppo B. È soprattutto a queste ultime che si deve anche la significativa azione antistress derivante dal consumo di noci. Un'azione che è potenziata dalla presenza di acidi grassi omega 3 e 6, i quali - come è stato dimostrato - hanno una buona influenza perfino sul tono dell'umore. Per restare in ambito "salutistico", le noci sono indicate anche in casi di cosiddetto "diabete insipido" per il loro contenuto di inositolo, una sostanza che viene dispersa facilmente da chi soffre di questa patologia (diversa dalle classiche forme di diabete).
Avvertimento per i vegetariani
Se il vantaggio nutrizionale derivante dal consumo di noci è assodato e vale per tutti, i nutrizionisti ne raccomandano l'inserimento costante in particolare nella dieta delle persone che seguono un regime vegetariano. Le proteine contenute nelle noci, infatti, sono preziose per bilanciare la carenza di proteine animali che i regimi vegetariani possono comportare.
A cura di:
Gloria Brolatti - Emoticibo
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