Problemi alla tiroide e gravidanza: i 5 miti da sfatare
Meglio programmare la gravidanza
Nelle donne che stanno programmando una gravidanza è opportuno effettuare un dosaggio di TSH e anticorpi anti-tireoperossidasi e anti-tireoglobulina. Le attuali linee guida raccomandano uno screening mirato delle donne ad alto rischio, per esempio quelle con una storia di patologie tiroidee, o con una storia familiare di malattie autoimmuni della tiroide. È poi consigliato programmare la gravidanza in modo che al momento del concepimento e durante tutto il periodo della gravidanza la funzione tiroidea sia ben controllata tramite un appropriato trattamento.
Inoltre, nelle donne con ipotiroidismo, la levotiroxina viene somministrata per raggiungere un livello di ormone stimolante la tiroide nel siero inferiore a 2,5 mUU/L. Invece, il trattamento ottimale per l'ipertiroidismo è tramite farmaci antitiroidei, con l'obiettivo di mantenere un livello di tiroxina libera nel siero superiore a un terzo del range normale.
Durante la gravidanza le malattie autoimmuni possono mostrare un miglioramento e, nell'ipertiroidismo autoimmune (morbo di Basedow) talora la terapia con anti-tiroidei può essere sospesa, ma dopo la gravidanza l'autoimmunità può ripresentarsi in modo netto.
Da sapere che esistono anche forme autoimmuni che insorgono dopo la gravidanza in soggetti che in precedenza non manifestavano alcuna patologia tiroidea (tiroidite post-partum).
Altri miti legati alla gravidanza con tiroidite:
- Le pazienti trattate per carcinoma tiroideo non possono avere figli. Non è vero, le pazienti giovani trattate per carcinoma tiroideo possono avere figli e condurre una vita normale.
- In caso di malattia tiroidea non si può avere una gravidanza. Non è vero, le malattie tiroidee ben curate non ostacolano una normale fertilità e un normale decorso della gravidanza. È opportuno però che la paziente programmi la gravidanza in modo che al momento del concepimento e durante tutto il periodo della gravidanza la funzione tiroidea sia ben controllata.
- Durante la terapia per la tiroide non si può allattare. Non è vero, l'allattamento può essere intrapreso o continuato anche se la paziente è in cura con ormoni tiroidei o con anti-tiroidei.
- Le cure per la tiroide sono controindicate in gravidanza. Non è vero. Anzi, la terapia con ormoni tiroidei solitamente dovrà essere un po' aumentata. La terapia con farmaci che bloccano la funzione tiroidea (utilizzati nell'ipertiroidismo) necessita di maggior attenzione; talvolta può essere sospesa, perché nel morbo di Basedow l'ipertiroidismo migliora in gravidanza. La terapia con iodio radioattivo è invece assolutamente controindicata.
- Durante la gravidanza non è opportuno l'utilizzo del sale iodato. Non è vero. La tiroide fetale inizia a produrre ormoni poco prima della metà della gravidanza, quindi ha bisogno di iodio. Dunque a maggior ragione in gravidanza è opportuno utilizzare sale iodato.
Altre informazioni sulle malattie della tiroide qui
In evidenza:
- Speciale Tiroide
- Tiroide: sintomi, diagnosi e cura. L'esperto risponde
- Ipotiroidismo e nuove formulazioni terapeutiche. Intervista a Vincenzo De Geronimo
- Tiroide da non trascurare in gravidanza
- Covid-19, ambiente e patologie della tiroide. Intervista ad Annamaria Colao (Sie)
- Ipotiroidismo, i sintomi per riconoscerlo: una campagna educazionale
- Tiroidite: cause, sintomi, cure
Salute oggi:
- Notizie e aggiornamenti
- Libri e pubblicazioni
- Dalle aziende
- Appunti di salute
- Nutrire la salute
- Aperi-libri
- Allenati con noi
...e inoltre su Dica33: