L’importanza dei probiotici

18 settembre 2019
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L’importanza dei probiotici



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Il termine probiotici - e il loro uso - è entrato nel quotidiano della nostra alimentazione. Letteralmente significa "a favore della vita" e definizioni ufficiali di organizzazioni della sanità li definiscono "microorganismi viventi che, se somministrati in quantità adeguate, possono apportare un beneficio alla salute". Un tema dunque molto importante all'interno della ricerca medica che ha messo il probiotico al centro di una tre giorni di dibattito a Roma, in occasione del 10. Congresso "Probiotics, prebiotics & new foods".

Gli studi scientifici che evidenziano validità e importanza del probiotico in una sana alimentazione sono ormai numerosissimi: oltre 20 mila pubblicazioni scientifiche si sono focalizzate sul probiotico e 15 mila sul microbiota. È indubbio che favorisce l'equilibrio della flora intestinale, influenzando il buon funzionamento dell'intestino, chiamato oggi anche secondo cervello.

È provato che i probiotici sono in grado di offrire un contributo determinante al benessere intestinale in ogni fascia d'età. Inoltre, sono allo studio altri effetti che riguardano la loro capacità di ridurre i fenomeni allergici e di regolare il metabolismo e il peso corporeo.


Probiotico: quale dieta?


È chiaro allora che la dieta gioca un ruolo importante per la salute e il benessere globale proprio nell'ottica del probiotico. Un focus su cui si è concentrata la sessione "Alimenti probiotici. Nutrire l'innovazione" organizzata da Danone all'interno del Congresso per festeggiare i suoi primi 100 anni. Un traguardo importante che Danone Research ha deciso di celebrare in modo concreto dando libero accesso ai ricercatori di tutto il mondo alla sua collezione di 1.800 ceppi di fermenti. «L'apertura della collezione dei ceppi di Danone - ha detto Lorenzo Morelli, direttore DiSTAS-UCSC Piacenza Cremona - è un incommensurabile regalo alla ricerca scientifica e a tutti noi».

Gianluca Ianiro, gastroenetrologo della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, riferendosi alle sostanze prebiotiche che possono apportare un buon nutrimento al microbiota. ha affermato che «l'alimentazione ha un impatto importante: carciofi, porri, cicoria, cipolle, cavoli o legumi fanno al caso nostro. A questo si aggiunge l'importanza degli alimenti ricchi di fermenti vivi o probiotici, in primis yogurt e latte fermentato che, inseriti all'interno di una alimentazione quotidiana, possono apportare "batteri" buoni e aiutare il microbiota e renderlo ancora più utile alla nostra salute».


Definizioni utili


Microbiota - il microbiota intestinale, denominato flora intestinale, è composto dalla comunità di microbi che popolano il nostro intestino: batteri ma anche muffe, virus, fermenti, funghi etc. Questi microorganismi convivono in reciproca armonia tra loro e con il nostro organismo. Sono necessari per il corretto funzionamento di tutto il corpo. (American Academy of Microbiology FAQ: Human Microbiome January 2014)

Prebiotici - sono sostanze usate selettivamente dall'ospite per crescere e svilupparsi in logo generando benefici alla salute (ISAPP Consensus Paper 2017)

Probiotici - sono microorganismi viventi che, se somministrati in quantità adeguate, possono apportare un beneficio di salute all'ospite (FAO/WHO Definition 2001)


Carla De Meo




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