Il tè mù, una miscela di radici e sapori
Ma da dove nasce il tè mù? Andiamo a scoprirne l'origine e le proprietà benefiche.
Origine e composizione
Il tè mù nasce negli anni 50 dalla mente del giapponese Georges Ohsawa (1893-1966) pseudonimo di Yukikazu Sakurazawa, scrittore, divulgatore delle antiche teorie cinesi e padre della macrobiotica.
Con macrobiotica si intende una pratica alimentare basata sull'equilibrio delle forze antagoniste e complementari (Yin e Yang), che, secondo le teorie filosofiche cinesi, governerebbero l'universo. Per usare le parole del suo fondatore: "la macrobiotica non è una medicina empirica di origine popolare, né una medicina mistica o sedicente scientifica e palliativa, ma l'applicazione, alla vita giornaliera, dei princìpi della filosofia orientale".
Nella macrobiotica i prodotti alimentari vengono classificati come Yin o come Yang, e l'alimentazione perfetta è quella che riesce, sia singolarmente per ogni cibo, sia nella combinazione qualitativa e quantitativa tra i diversi cibi, ad equilibrare gli stessi in funzione dell'organismo e dell'ambiente.
Come abbiamo accennato, il nome della bevanda è fuorviante. La composizione del tè mù non prevede l'utilizzo e la lavorazione di foglie di Camellia sinensis, ma è composto da 9 o da 16 ingredienti, tra cui: ginseng, radice di liquirizia, nocciolo di albicocca, radice di zenzero, estratto di buccia di mandarino, cannella, prezzemolo giapponese, chiodi di garofano, radice di peonia, fungo Wolfiporia extensa, atractylis, zigolo dolce, rehmannia, coptis e corteccia di moutan.
La parola "mù" si può tradurre con l'espressione "stato di equilibrio e benessere", dentro la miscela infatti, regna l'equilibrio degli alimenti, principio cardine della macrobiotica.
Benefici e preparazione
Il tè mù può essere bevuto sia caldo che freddo, e parte delle sue proprietà benefiche derivano dal ginseng, una pianta perenne con radici carnose appartenente alla famiglia Araliaceae.
Il ginseng è noto per le sue proprietà toniche ed energizzanti, nel particolare riduce spossatezza e stanchezza, e favorisce la capacità dell'organismo di ridurre lo stress.
Uno studio pubblicato sulla rivista Annals della New York Academy of Sciences, dal titolo "Ginseng, sex behavior, and nitric oxide" ha dimostrato, inoltre, come l'assunzione di ginseng aumenti la libido e migliori le prestazioni sessuali.
Anche grazie alla presenza del ginseng, il tè mù può essere utile a chi fa sport, alle donne in gravidanza e più in generale alle persone che soffrono di stanchezza cronica.
In ogni caso è consigliato assumere il tè mù con cautela in caso si soffra di pressione arteriosa elevata, e in generale di evitare di berlo nelle ore serali.
Grazie alla presenza della liquirizia, la miscela mù ha inoltre proprietà diuretiche, digestive e antifiammatorie. La liquirizia oltre a protegge la mucosa gastrica, può essere utile contro il mal di gola e per combattere l'alitosi.
I chiodi di garofano, altro elemento del tè mù, stimolano la circolazione sanguigna, sono digestivi e tonificanti e rappresentano un potente antiossidante naturale in quanto combattono l'azione dei radicali liberi mantenendo giovane l'organismo.
Oltre alle proprietà dei singoli elementi che compongono il tè mù, è la loro combinazione a rappresentare il beneficio maggiore. Priva di teina, la miscela di radici e erbe offre molta energia senza provocare agitazione. Quella ottenuta con le 16 erbe aiuta anche l'apparato respiratorio, mentre quella con 9 erbe, più delicata, dopo i pasti rappresenta un ottimo tonico dell'apparato digerente.
Se si considera che gli ingredienti utilizzati per la preparazione della miscela sono tanti e alcuni difficili da reperire, potrebbe essere più agevole comprare la miscela già pronta nei negozi specializzati.
A differenza del tè, la miscela non viene preparata per infusione ma per decotto. Come prima cosa si mettono le radici (o la bustina della miscela) in 750 ml di acqua fredda, e poi si porta tutto in ebollizione per 10 minuti se si vuole ottenere una bevanda leggera, o fino a 20 minuti per avere un gusto più forte.
La bevanda ottenuta si può conservare in frigo e riscaldare prima del nuovo utilizzo, e la bustina può essere riutilizzata una seconda volta diminuendo però la quantità di acqua a mezzo litro.
Il tè mù è un insieme di profumi, sapori ed emozioni, che, attraverso i suoi elementi ci porta a fare un giro intorno al mondo dentro una sola tazza.
Francesca Notaro
Fonti bibliografiche
- Murphy, L et al. Ginseng, Sex Behavior, and Nitric Oxide. 2002 Ann N Y Acad Sci, May;962:372-7.
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