07 aprile 2022
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Gestire la rabbia. I consigli di Lara Bellardita psicoterapeuta
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Perché ci arrabbiamo? In questa intervista parliamo con la dr.ssa Lara Bellardita, psicologa clinica della salute e psicoterapeuta di una delle emozioni più forti e di come gestirla: la rabbia.
Ci arrabbiamo quando c'è un ostacolo rispetto a quello che vogliamo ottenere o raggiungere. È un'emozione universale e fa parte del nostro bagaglio emotivo più antico. Come le altre emozioni la rabbia ha un valore per la sopravvivenza. Era un meccanismo che consentiva agli animali di difendersi e di difendere il branco.
Ci arrabbiamo quando le aspettative non sono soddisfatte, quando gli ostacoli sono posti da altri e ancor di più se posti intenzionalmente. La rabbia è legata anche al sentire un senso di ingiustizia o quando c'è una invasione dell'altro nel nostro spazio. Lo si vede come una minaccia. Manifestare la rabbia è un messaggio che dice all'altro di non entrare nel mio territorio.
Durante un attacco di rabbia sale la pressione, aumenta il battito cardiaco, e si verificano altri fenomeni fisici che possono aumentare il rischio cardiovascolare. Inoltre, non bisogna dimenticare che chi si arrabbia, spesso per placare questo sentimento e trovare un po' di sollievo mette in atto comportamenti dannosi per il cuore, per esempio si accede una sigaretta o si butta su cibi grassi e poco sana.
La rabbia se gestita bene e con comportamenti costruttivi serve a delimitare quali sono i confini che vanno rispettati nella relazione.
Come ci calmiamo?
Con un bel respiro profondo. Il respiro è un messaggio che il corpo lancia al cervello per abbassare i toni. L'attività fisica è un alleato per la gestione di tutte le emozioni. Si ritrova l'equilibrio psico-fisico.
È importante anche imparare a evitare nella comunicazione con l'altro di peggiorare la situazione. Cioè evitare di generalizzare passando da "Hai fatto una cosa che mi ha ferito" a "Hai fatto sempre così".
E poi imparare a guardare le cose con distacco e con un pizzico di umorismo.
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Ci arrabbiamo quando c'è un ostacolo rispetto a quello che vogliamo ottenere o raggiungere. È un'emozione universale e fa parte del nostro bagaglio emotivo più antico. Come le altre emozioni la rabbia ha un valore per la sopravvivenza. Era un meccanismo che consentiva agli animali di difendersi e di difendere il branco.
Ci arrabbiamo quando le aspettative non sono soddisfatte, quando gli ostacoli sono posti da altri e ancor di più se posti intenzionalmente. La rabbia è legata anche al sentire un senso di ingiustizia o quando c'è una invasione dell'altro nel nostro spazio. Lo si vede come una minaccia. Manifestare la rabbia è un messaggio che dice all'altro di non entrare nel mio territorio.
Rabbia e conseguenze sulla salute
Durante un attacco di rabbia sale la pressione, aumenta il battito cardiaco, e si verificano altri fenomeni fisici che possono aumentare il rischio cardiovascolare. Inoltre, non bisogna dimenticare che chi si arrabbia, spesso per placare questo sentimento e trovare un po' di sollievo mette in atto comportamenti dannosi per il cuore, per esempio si accede una sigaretta o si butta su cibi grassi e poco sana.
C’è una rabbia positiva?
La rabbia se gestita bene e con comportamenti costruttivi serve a delimitare quali sono i confini che vanno rispettati nella relazione.
Come ci calmiamo?
Con un bel respiro profondo. Il respiro è un messaggio che il corpo lancia al cervello per abbassare i toni. L'attività fisica è un alleato per la gestione di tutte le emozioni. Si ritrova l'equilibrio psico-fisico.
È importante anche imparare a evitare nella comunicazione con l'altro di peggiorare la situazione. Cioè evitare di generalizzare passando da "Hai fatto una cosa che mi ha ferito" a "Hai fatto sempre così".
E poi imparare a guardare le cose con distacco e con un pizzico di umorismo.
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