Giornata nazionale della salute della donna: tutela, equità e appropriatezza delle cure

22 aprile 2024
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Giornata nazionale della salute della donna: tutela, equità e appropriatezza delle cure



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Il benessere della donna è alla base del pieno sviluppo della società. Per questo nove anni fa Ministero della Salute e Fondazione Atena Onlus hanno istituito la Giornata nazionale della salute della donna che, dal 2015, si celebra ogni 22 aprile, data scelta per ricordare la nascita della scienziata Rita Levi Montalcini. L'obiettivo è promuovere sul territorio iniziative di sensibilizzazione e prevenzione organizzate da istituzioni, associazioni, società scientifiche che si occupano di promozione della salute femminile insieme alla possibilità di sottoporsi a consulenze mediche e a screening gratuiti. Quello della tutela della salute della donna è un tema fondamentale ma ancora poco al centro dell'attenzione. Il diritto delle donne a godere dei più alti standard di salute mentale e fisica è stato riconosciuto a Pechino nel 1995 in occasione della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne.

L'Organizzazione mondiale della sanità ci dice che salute di donne e ragazze è ancora influenzata dalle differenze biologiche legate al sesso, dal genere  e da altri elementi sociali. Affrontare i pregiudizi di genere e la disuguaglianza è essenziale. Oltre a lavorare per ridurre i fattori di rischio, promuovere la salute mentale e migliorare la vita delle donne con disabilità. Le donne vivono più a lungo degli uomini: nel 2016 l'aspettativa di vita globale alla nascita era di 74,2 anni per le donne e di 69,8 per gli uomini. Tuttavia hanno un indice di morbilità maggiore e utilizzano di più i servizi sanitari. Nella Giornata nazionale della salute della donna è utile ricordare alcuni dati.


  • Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte tra le donne.

  • Tra i tumori, quelli della cervice e della mammella sono i più comuni e il cancro del polmone è il più mortale.

  • La depressione è più comune tra le donne che tra gli uomini (5,1% contro 3,6%). Nel corso della sua vita, 1 donna su 3 nel mondo rischia di subire violenze fisiche e/o sessuali.

  • Le donne, in particolare le giovani di età compresa tra 15 e 24 anni, rappresentano la maggioranza delle persone che vivono con l'Hiv

  • Nelle famiglie e nelle comunità, le donne sono le principali figure assistenziali.

  • Le donne rappresentano il 70% degli operatori sanitari e sociali del mondo, ma la metà del contributo delle donne alla salute globale avviene sotto forma di aiuti non retribuiti, pari a 3 miliardi di dollari ogni anno.

Carla De Meo







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