16 maggio 2007
Aggiornamenti e focus, Speciale Benessere delle gambe
Riposo a gambe levate
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Anche chi è convinto di dormire immobile ha in realtà un'attività motoria notturna fisiologica: durante il sonno si compiono infatti movimenti e il 70% delle persone ha mioclonie ipniche agli arti, cioè rapide contrazioni muscolari specie delle gambe, normali se fino a cinque all'ora circa. Se le mioclonie notturne, favorite tra l'altro da stress ed eccessi alcolici o di caffè, arrivano a 25 all'ora nei casi lievi o da 25 a 50 in quelli moderati e oltre 50 in quelli gravi, si rientra però in una situazione di sonno frammentato e disturbato. E' questo un sintomo tipico della sindrome delle gambe senza riposo, (restless legs syndrome o RLS), una forma spesso misconosciuta e non trattata correttamente, che rappresenta la seconda o terza causa più comune di disturbi del sonno. Siamo nel campo delle parasonnie, alterazioni ipniche con particolari comportamenti, che occupano una posizione rilevante tra le attività motorie patologiche durante il riposo notturno. Per informare e sensibilizzare su questi problemi si svolgerà il 26 maggio la Prima giornata dei disturbi motori del sonno, patrocinata da AIMS (Associazione Italiana Medicina del Sonno) e SIMG (Società Italiana Medicina Generale), con apertura al pubblico di 20 Centri nella penisola.
"Si distinguono parasonnie del sonno non REM (nella prima parte e meno profondo, senza movimenti oculari rapidi) e REM" spiega Luigi Ferini Strambi, responsabile della World Association of Sleep Medicine. "Tra le prime il sonnambulismo, nel 5% dei bambini e 1% degli adulti, e il pavor notturno, nel 3% dei bambini da 3 a 5 anni e nell'1% degli adulti (nei quali si chiama incubo). Delle seconde fa parte il disturbo comportamentale, sonno molto agitato che può essere spia del Parkinson o di altra malattia neurodegenerativa. e la sindrome delle gambe senza riposo. A differenza di queste forme complesse, la RLS è invece di tipo semplice, nel senso che non necessita per la diagnosi di studi notturni di polisonnografia ed è riconoscibile e gestibile nell'ambito della Medicina generale".
La RLS ha cause sconosciute anche se c'è una certa familiarità, colpisce più le donne specie tra i 40 e i 50 (ma può esserci fino nell'infanzia), può essere secondaria a carenza di ferro, diabete, insufficienza renale o neuropatie; i sintomi agli arti inferiori e a volte superiori sono soprattutto serali e in fase d'addormentamento, con irrequietezza motoria, formicolii, crampi, senso di fastidio, bruciore, che costringono a continui movimenti o ad alzarsi dal letto e camminare, presenti fino alle prime ore del mattino. Secondo uno studio recente tra maggiori di 18 anni circa il 3% della popolazione generale presenterebbe almeno due volte alla settimana episodi di RLS con sintomi a livello rilevante per la qualità di vita.
"La RLS è sottostimata, mentre se fosse identificata correttamente oggi il medico potrebbe curare adeguatamente molti pazienti che vengono trattati per ansia, insonnia, depressione" dice Giorgio Carlo Monti, della SIMG. "Questo avviene per la sintomatologia difficile da descrivere e la mancanza di test diagnostici. Esistono però quattro elementi caratteristici che consentono la diagnosi, se tutti presenti: sensazioni fastidiose alle gambe con desiderio impellente di muovere le gambe, sintomi peggiorati da riposo e inattività, sintomi che migliorano o scompaiono con il movimento, sintomi che compaiono o peggiorano di notte e scompaiono verso le 4-5 del mattino".
Una volta diagnosticata, escludendo altre cause come artropatie, vasculopatie e neuropatie croniche la terapia oggi dispone prevalentemente di farmaci dopamino-agonisti, come pramipexolo, con indicazione specifica per la RLS, che agisce tempestivamente e a dosi basse. C'è infatti un collegamento tra la RLS e la dopamina, evidenziato dal fatto che i sintomi scompaiono alle prime ore del mattino, quando i livelli fisiologici del neurotrasmettitore risalgono. Per alleviare i sintomi sono comunque utili le regole di igiene del sonno, come evitare alcolici, fumo, caffé e tè alla sera, non fare cene abbondanti, andare a dormire e svegliarsi alla stessa ora. Consigli, questi e altri, che insieme a utili informazioni a malati e familiari si possono scambiare attraverso la neo costituita Associazione italiana pazienti RLS (sito www.associazionepazientirls.it).
Elettra Vecchia
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Misconosciuta e mal curata
"Si distinguono parasonnie del sonno non REM (nella prima parte e meno profondo, senza movimenti oculari rapidi) e REM" spiega Luigi Ferini Strambi, responsabile della World Association of Sleep Medicine. "Tra le prime il sonnambulismo, nel 5% dei bambini e 1% degli adulti, e il pavor notturno, nel 3% dei bambini da 3 a 5 anni e nell'1% degli adulti (nei quali si chiama incubo). Delle seconde fa parte il disturbo comportamentale, sonno molto agitato che può essere spia del Parkinson o di altra malattia neurodegenerativa. e la sindrome delle gambe senza riposo. A differenza di queste forme complesse, la RLS è invece di tipo semplice, nel senso che non necessita per la diagnosi di studi notturni di polisonnografia ed è riconoscibile e gestibile nell'ambito della Medicina generale".
La RLS ha cause sconosciute anche se c'è una certa familiarità, colpisce più le donne specie tra i 40 e i 50 (ma può esserci fino nell'infanzia), può essere secondaria a carenza di ferro, diabete, insufficienza renale o neuropatie; i sintomi agli arti inferiori e a volte superiori sono soprattutto serali e in fase d'addormentamento, con irrequietezza motoria, formicolii, crampi, senso di fastidio, bruciore, che costringono a continui movimenti o ad alzarsi dal letto e camminare, presenti fino alle prime ore del mattino. Secondo uno studio recente tra maggiori di 18 anni circa il 3% della popolazione generale presenterebbe almeno due volte alla settimana episodi di RLS con sintomi a livello rilevante per la qualità di vita.
"La RLS è sottostimata, mentre se fosse identificata correttamente oggi il medico potrebbe curare adeguatamente molti pazienti che vengono trattati per ansia, insonnia, depressione" dice Giorgio Carlo Monti, della SIMG. "Questo avviene per la sintomatologia difficile da descrivere e la mancanza di test diagnostici. Esistono però quattro elementi caratteristici che consentono la diagnosi, se tutti presenti: sensazioni fastidiose alle gambe con desiderio impellente di muovere le gambe, sintomi peggiorati da riposo e inattività, sintomi che migliorano o scompaiono con il movimento, sintomi che compaiono o peggiorano di notte e scompaiono verso le 4-5 del mattino".
Terapia e igiene del sonno
Una volta diagnosticata, escludendo altre cause come artropatie, vasculopatie e neuropatie croniche la terapia oggi dispone prevalentemente di farmaci dopamino-agonisti, come pramipexolo, con indicazione specifica per la RLS, che agisce tempestivamente e a dosi basse. C'è infatti un collegamento tra la RLS e la dopamina, evidenziato dal fatto che i sintomi scompaiono alle prime ore del mattino, quando i livelli fisiologici del neurotrasmettitore risalgono. Per alleviare i sintomi sono comunque utili le regole di igiene del sonno, come evitare alcolici, fumo, caffé e tè alla sera, non fare cene abbondanti, andare a dormire e svegliarsi alla stessa ora. Consigli, questi e altri, che insieme a utili informazioni a malati e familiari si possono scambiare attraverso la neo costituita Associazione italiana pazienti RLS (sito www.associazionepazientirls.it).
Elettra Vecchia
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