Il fast-food diventa verde

24 marzo 2005
Aggiornamenti e focus

Il fast-food diventa verde



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Dall'apertura del primo ristorante italiano nel 1985 la crescita di McDonald's è stata lenta, ma sistematica, fino a diventare un simbolo della globalizzazione e dell'imperialismo. Oggi, del resto, si parla di un giro d'affari di 527 milioni di Euro e i clienti serviti in Italia sono oltre 180 milioni all'anno, circa 650000 al giorno. Cibo sano? I dubbi, luoghi comuni dicono quelli di McDonald's, sono molti. Per arginare queste perplessità e per venire incontro alla diffusa tendenza salutista, la grande catena di ristorazione propone nuove linee di prodotto a base di insalate, yogurt da bere e frutta da sgranocchiare. A giudicare dalla ricerca presentata nella conferenza stampa di lancio e curata dall'Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione (ISPO), mai iniziativa di marketing fu più azzeccata. Ma che cosa dice la ricerca ISPO?

Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei


Un dato emerge su tutti. L'attenzione a consumare insalate e verdure è sempre più diffusa. Il numero di persone che mangiano, o almeno ne hanno la percezione, più insalata e di circa 25 milioni ossia il 51% degli italiani. E in molti mangerebbero più frutta se la preparazione (il doverla sbucciare, in parole povere) non fosse così complicata. La modalità dell'indagine è stata piuttosto semplice. Tra le varie domande è stato chiesto al campione, formato da 4249 casi rappresentativi degli elettori italiani per sesso, età, scolarità, professione e via discorrendo, di ricordare che cosa avessero consumato in un pranzo di riferimento, un pranzo tipo perciò. Ebbene il 38% degli intervistati ha dichiarato di averne mangiata nel pranzo di riferimento. Verdure abbinate per lo più a un primo piatto, ma spesso anche a un secondo. Gli intervistati - continua la ricerca ISPO - non sono morigerati e non sono convinti che mangiare meno sia meglio. Anzi. Mangiano in modo vario e non poco. Peraltro, perlomeno il campione intervistato, si rivela piuttosto confuso su quali siano i valori nutrizionali e su che cosa faccia bene o male a tavola. Posti di fronte a una lista di pranzi tipo da ordinare in base al contenuto calorico, solo l'1% ha individuato tutte le posizioni corrette. Infine una curiosità riguarda la frutta. Quelli che lavorano, infatti, consumerebbero più frutta se non fosse così complicata la preparazione. Da qui l'idea di McDonald's di offrirla a prezzi accessibili e già tagliata. I nuovi stili alimentari degli italiani, ma non solo loro, sono inequivocabili e la risposta della più celebre catena di fast-food non si è fatta attendere. L'obiettivo? Conquistare il pubblico che sfugge il fast-food e il cosiddetto junk-food, quello che fa ingrassare e danneggia la salute. Ad alcuni potrebbe sembrare un tentativo di lavarsi la coscienza, un'accusa che l'azienda rimanda al mittente. Resta il fatto che il numero di obesi è aumentato in parallelo all'incremento del fatturato della ristorazione rapida, non sarà tutta colpa di McDonald's però...

Marco Malagutti



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