In forma fin da piccoli

13 ottobre 2004
Aggiornamenti e focus

In forma fin da piccoli



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Spesso l'aumento di peso del bambino è legato a fattori connaturati allo sviluppo psicologico e, fortunatamente, altrettanto spesso destinati a rientrare. Non è detto quindi che un intervento mirato esclusivamente alla dieta abbia un senso e abbia un'efficacia immediata e totale. Però, aspettando che la ricerca del cibo si affievolisca grazie ad altri interventi, c'è un modo di limitare i danni. Secondo quanto mostrato da uno studio condotto in Grecia, si tratta dell'attività fisica. I ricercatori hanno selezionato un gruppo di 1362 ragazzine e ragazzini (6-13 anni la fascia d'età) in buona salute. Questi poi sono stati suddivisi in normopeso e in soprappeso-obesi basandosi sull'indice di massa corporea (BMI). Dopodiché in entrambi i gruppi sono stati valutati sia l'obesità totale sia quella addominale, nonché la fitness cardiorespiratoria (in inglese CRF) che, a grandi linee, può essere considerata come la capacità di attività aerobica che, a sua volta, è un indice della quantità di attività fisica svolta dalla persona (e questo, ovviamente, a tutte le età). La fitness è stata valutata con una prova di resistenza nella corsa, e ha consentito di suddividere ulteriormente il campione tra coloro che avevano una forma scarsa e buona.

Meno ciccia anche se sovrappeso


Paragonando i dati su peso, massa corporea, e spessore delle pliche cutanee, che è un indicatore classico della quantità di tessuto adiposo che si porta dietro, si è visto che a una migliore forma fisica corrispondeva una minore quantità di grasso corporeo e una minore obesità addominale, quella pericolosa, anche nei giovani che, comunque, risultavano soprappeso o obesi in base ai valori dell'indice di massa corporea. In pratica, una discreta attività fisica sembra attenuare i guasti di un'alimentazione ipercalorica, anche se non si riesce a dimagrire. Ma in particolare è proprio il grasso corporeo a ridursi, anche facendo la tara per l'indice di massa corporea.
Se dunque l'attività fisica si conferma un correttivo, trova una conferma anche il fatto che si deve insistere e soprattutto cominciare al più presto.

Tener ferme le buone abitudini


Un altro studio, condotto in Irlanda, ha infatti controllato nel tempo i cambiamenti di un gruppo di giovani, 245 ragazzi e 231 ragazze, esaminandoli a 15 e a 22 anni di età. La valutazione riguardava peso, altezza, pliche cutanee, attività fisica e abitudini alimentari e, come nel caso precedente, l'effettiva forma fisica valutata con il test della corsa, a 15 anni, e con il cicloergometro a 22. Per ciascun parametro, la condizione dei soggetti poteva essere cattiva, media o buona. I ricercatori hanno osservato che tutto sommato, le buone abitudini in termini di fitness e dieta tendono a non mantenersi nel tempo, e in più nelle ragazze l'attività fisica facilmente declina. Sempre nel campione femminile, in compenso, chi era soprappeso tendeva a restare tale. Per questo, conclude lo studio, prima si comincia a osservare il peso ideale, tanto meglio è, soprattutto se si è (piccola) donna.

Maurizio Imperiali



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