25 febbraio 2005
Adenoma prostatico
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22 febbraio 2005
Adenoma prostatico
A mio suocero, età 65, è stato diagnosticato previa ispezione rettale da parte di uno specialista urologo un adenoma prostatico.E' in attesa di esami di approfondimento quali ecografia addominale, scintigrafia ed eco rettale.
Il valore di PSA è molto elevato pari a 362. 5.
Gli è subito stata prescritta una cura ormonale intramuscolare.
Lo specialista sostiene che si tratta di un tumore in stato avanzato non operabile e che le prospettive di vita sono limitate.
E' possibile una diagnosi cosi' certa senza biobsia che confermi o meno la presenza di cellule maligne?
Non si decide con il paziente la terapia migliore solo dopo un quadro completo ottenuto da un insieme di esami?
So che esiste il tumore, dalla palpazione probabilmente lo specialista ne ha già constatato la forma e la consistenza ma può già determinarne le prospettive di vita.
Non voglio fermarmi al primo parere, devo consultare un altro specialista? Abito in Lombardia, a Como.
Rimanendo in attesa di risposta invio cordiali saluti. Federica
Risposta del 25 febbraio 2005
Risposta a cura di:
Prof. ENRICO PISANI
Certamente lo specialista ha potuto fare la diagnosi con l'esplorazione rettale. Purtroppo quando la diagnosi si ottiene in questa modo significa che la malattia è in stadio avanzato, ma non è possibile fare una prognosi precisa. Certamente non è possibile attuare una terapia radicale ma le arttuali possibilità terapeutiche ormonali ed un controllo sistematico possono dare buoni risultati nel tempo.
Prof. Enrico Pisani
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Universitario
MILANO (MI)
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