08 marzo 2009
Alopeccia areata
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05 marzo 2009
Alopeccia areata
Buon giorno, mi chiamo Luisa ed ho 53 anni. Da circa un anno nella zona della nuca si è formata una chiazza priva di capelli diagnosticata come alopeccia areata. Dopo varie terapie la situazione è rimasta immutata. Essendo un soggetto piuttosto ansioso, gradirei sapere se questo possa avere implicazioni e se esistano farmaci di nuova genrazione per poterla efficacemente curare (citando anche solo il principio attivo). Ringraziando, porgo cordiali saluti.Risposta del 08 marzo 2009
Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI SPORTELLI
L'alopecia areata e' una malattia a patogenesi autoimmunitaria che presenta un decorso imprevedibile, con forme che guariscono spontaneamente ed altre molto difficili da curare. Non esiste una terapia standard che vada bene per tutti i casi. Essa va personalizzata e la sua efficacia dipende in gran parte dall'incontro fra lo zelo del paziente e l'esperienza del dermatologo. Nonostante nella maggior parte dei casi si tratta di forme benigne con rapida guarigione, in molti casi si va incontro a cronicizzazione o a delle forme progressive con esiti disastrosi. Per questo motivo il trattamento deve essere impostato con molta accuratezza e seguito con altrettanta diligenza. Di farmaci anche nuovi ce n'e', ma tocca allo specialista adattare la terapia al caso clinico. Questi farmaci li posso elencare, tanto per soddisfare la sua richiesta, ma non sono ammesse le "prove" o il "far da se". Nelle forme iniziali, non molto aggressive, l'uso di cortisonici topici puo' essere efficace e sufficiente, magari accompagnati dai derivati della vitamina D (es. il calcipotriolo), che hanno anch'essi un'azione immunomodulatrice. Nel caso di una risposta non soddisfacente si possono utilizzare farmaci alternativi, come il Minoxidil, la Sulfasalazina, l'Acido Azelaico, gli Antistaminici, e cosi' anche la psicoterapia o i raggi ultravioletti B. Nei casi piu' gravi, a giudizio del dermatologo, si puo' adoperare l'immunoterapia con Acido Squarico, oppure la Ciclosporina A, il Metotrexate, e cosi' anche i nuovi farmaci biologici come il Tacrolimus o l'Imiquimod, ma si tratta di farmaci impegnativi, con effetti collaterali pesanti. Pertanto il consiglio e' di farsi seguire con regolarita' dal dermatologo e lasciare a lui la gestione della terapia, non sempre facile.
Cordiali saluti
Dott. Giovanni Sportelli
Specialista attività privata
Specialista in Dermatologia e venereologia
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