22 gennaio 2008
Cura tardiva = depressione cronicizzata??
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14 gennaio 2008
Cura tardiva = depressione cronicizzata??
Buongiorno dottori, Premetto che dopo la morte di mia madre nel 2001 io non sono più stata molto bene, ho sofferto molto e il mio umore non era diventato instabile e non più molto buono. Poi dcirca ue anni fa ho iniziato a soffrire di quella che a me sembrava una situazione depressiva forte (angoscia, sentimenti di colpa, di essere una nullità, di non avere futuro, di disistima, con tristezza, pianti, ecc. ) pensavo di superare da sola il tutto ma dopo alcuni mesi così sono arrivata ad essere ricoverata dopo due tentativi di suicido con overdose di farmaci. Ho ricevuto la diagnosi di disturbo di personalità borderline. Sono andata avanti due anni con continui cambi di terapia perchè i farmaci non mi aiutavano a superare questo stato di angoscia e di malessere. Da alcuni mesi mi sono affidata ad un medico privato, che dopo avermi detto che ho una depressione di fondo che non è mai stata curata. Mi ha quindi dato un antidepressivo (zoloft) a dosi terapeutiche perchè prima mi erano stati dati solo dosaggi molto bassi e per poco tempo (mai più di 1/3 mesi) di alcuni antidepressivi. Assieme prendo uno stabilizzatore (che l'unico farmaco che mi era stato dato costantemente). Adesso dopo due mesi di cura comincio a sentirmi bene. e ne sono contantissima! Ma non sono ancora tornata come prima. (prima di tutto questo caos e buio!) La mia domanda è questa: è possibile che una depressione trascurata per alcuni anni non risponda più alla terapia? Mi spiego meglio, se la depressione non è stata diagnosticata e quindi la malattia è andata avanti per molto tempo, le cure saranno ancora efficaci o è possibile che la malattia si sia cronicizzata? e che io non torni più come prima. . . ?? Ho paura di essere arrivata tardi alla cura. aiutatemi a capire, vi prego. vi ringrazio, N.Risposta del 22 gennaio 2008
Risposta a cura di:
Dott. CESARE PARLATO
Non si preoccupi. L'andamento di una Depressione può essere ciclico, e può rispondere ai farmaci oppure no. Nel suo caso la terapia sta funzionando e quindi la deve solo continuare. Ma perché queste preoccupazioni non le esprime al suo medico?
Dott. Cesare Parlato
Specialista attività privata
Specialista in Neurologia
Specialista in Psichiatria
MANTOVA (MN)
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