18 marzo 2005
Diagnosi di sospetta tia
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09 marzo 2005
Diagnosi di sospetta tia
Premetto che d'inverno svolgo prevalentemente il mio lavoro sulle piste da sci. Due giorni fa, dopo aver fatto due discese, mentre mi trovavo in seggiovia, mi sono reso conto che ero particolarmente frastornato, come se avessi battuto la testa, e che non riuscivo più a collegare i nomi ad un luogo preciso della località sciistica, dove vi lavoravo da oltre due mesi. sceso dalla seggiovia ho percorso un pista di collegamento molto breve e che non richiede alcuna abilità tecnica particolare. Arrivato al rifugio dopo pochi minuti subito mi sono accorto che mi formicolava l'avambraccio destra e la mano destra; formicolio che durava diversi minuti. Entravo al rifugio e qui non riuscivo a ricordare il nome del mio collega di lavoro che, tra l'altro, conosco da molti anni e col quale ci frequentiamo sovente. Allarmato mi sono recato all'esterno del rifugio e mentre telefonavo sentivo che anche la lingua mi formicolava. Gli esami sinora svolti hanno dato esito negativo e mi è stata diagnosticata una sospetta TIA. Le chiedo, rammentando che la mattina quando sono andato a sciare avevo già un'emicrania, se è possibile che il freddo (-10°C) col mal di testa e lo sforzo compiuto sciando abbiano potuto causare quanto mi è accaduto oppure si è trattato esclusivamente di un TIA che avrebbe potuto manifestarsi in qualsiasi momento?Risposta del 12 marzo 2005
Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI MIGLIACCIO
Con termine TIA (Attacco Ischemico Transitorio) si definisce un quadro clinico caratterizzato da sintomi neurologici che hanno esordio improvviso e durata da pochi minuti a meno di un' ora, appunto transitori. E' molto raro che un TIA duri solo pochi secondi, così come non è frequente che possa raggiungere la durata di molte ore. Il più delle volte non si ritrova, agli esami strumentali (TAC o NMR) nessuna immagine di lesione.
Di solito i sintomi che definiscono il TIA sono segni di lesione circoscritta e sintomi che passano da un settore corporeo all'altro in genere non rappresentano un TIA.
Le patologie che possono produrre un TIA, cioè il mancato apporto di sangue in una determinata zona del cervello sono molteplici, in particolare quelle cardiache ed ematologiche.
Come avrà intuito, vi sono anche altre patologie che possono simulare un TIA e pertanto è opportuno che in casi del genere ci si sottoponga a una accuratissima visita neurologica, cardiologica e internistica, al fine di escludere fattori di rischio o predisponenti.
Se lo ritiene, mi tenga informato. Cordiali saluti
Dott. Giovanni Migliaccio
Medico Ospedaliero
Specialista in Neurochirurgia
MILANO (MI)
Risposta del 18 marzo 2005
Risposta a cura di:
Dott. NUNZIO PECI
Utile visita neurologica onde eseguire eventualmente PES arti superiori e inferiori e/o EEG e/o rx colonna cervicale con EMG arti superiori
Dott. Nunzio Peci
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Specialista in Neurologia
PATERNO' (CT)
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