22 giugno 2009
Disturbo bipolare
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18 giugno 2009
Disturbo bipolare
salve. . . Il mio fidanzata soffre di disturbo bipolare e da poco sta seguendo le terapie del caso (farmaci e psicoterapie). So che non è una malattia che ha un decorso stabile, e tempi certi di guarigione, ma che comunque con le terapie si tiene sotto controllo la malattia. Il fatto è che il nostro è un rapporto a distanza e fino ad ora (prima dell'insorgere del disturbo) non avevamo problemi. Mi chiedo ora se è il caso che io mi trasferisca (capire come), o se inceve trasferirmi puo essere controproducente, o se viaggiare il fine settimana puo essere "sufficiente" (mi passi il termine) per aiutarlo. . . Vorrei fare tutto il possibile, e magari parlarne (se possibile) con il medico che la segue cosi da concordare ciò che è meglio. . . Però intanto con una sua risposta magari mi chiarisco un po le idee. . . grazie milleRisposta del 22 giugno 2009
Risposta a cura di:
Dott. MAURO MILARDI
Il trasferirsi o meno non ha un'incidenza sull'andamento della patologia descritta, quindi rientra nelle scelte di vita che lei intende fare e basta. Inoltre si tratta di un disturbo cronico controllabile con un'adeguata terapia ove l'aspetto farmacologico ha un ruolo prevalente. Ancora il fatto di dover prendere farmaci porta ad una problematica per le donne in relazione ad un'eventuale gestazione (ooportuna ?).
Dott. Mauro Milardi
Specialista attività privata
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Igiene e medicina preventiva
Specialista in Psicologia
ANCONA (AN)
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