28 maggio 2008
Frequente mal di testa
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25 maggio 2008
Frequente mal di testa
Tempo fa mi sono recata al centro cefalee del S. Marta di Catania e la dottoressa mi ha diagnosticato una emicrania senz'aura, prescrivendomi sandomigran e maxalt. Nel mio caso il dolore mi prende nel lato superiore dx della testa, a volte credo di risentirne anche dietro l'occhio dx. Mi capita di frequente, 1-2 volte la settimana e anche prima del ciclo. Sandomigran non faceva nulla e maxalt dopo un pò l'ho smesso perchè credevo fosse troppo forte. Il mio medico di base mi ha prescritto quindi il relpax, che dopo un pò fa effetto, ed in alternativa uso il buscofen e l'antalgil(quando posso faccio a meno della medicina, preferendo chiudere gli occhi e dormire, ma al risveglio il dolore torna). A volte il dolore viene quando dormo poco o quando sono stanca. A questo punto non riesco a capire cosa ho, perchè mi prende solo a destra, se faccio pressione sul cranio in quel punto ho un leggerissimo sollievo che sparisce quasi subito e poi non trovo più. Premetto che ho 20 anni, prendo Dueva (anticoncezionale) regolarmente, che ho finito gli studi da un anno ormai e che uso lenti a contatto o occhiali da vista (il dolore persiste anche se tolgo le lenti). L'oculista sostiene che non dipenda dalla vista. Potrei avere qualche informazione sicura su quello che ho, se sia sinusite, emicrania. . . insomma, una diagnosi più adatta a me e qualche consiglio su come attenuare il dolore, sia farmaco o attività fisica? Grazie mille!Risposta del 28 maggio 2008
Risposta a cura di:
Dott. GIUSEPPE BONAVINA
Ritengo dalla descrizione che Lei fa degli episodi che si tratti di un'emicrania senza aura.
La prescrizione del suo neurologo si basa su una terapia di profilassi e di una terapia per l'attacco, in considerazione dell'elevata frequenza degli episodi. Entrambi i farmaci per l'attacco che ha utilizzato (Maxalt e Relpax) sono simili nell'azione e nell'efficacia, mentre il Sandomigran può dimostrarsi utile se proseguito nel tempo per un periodo di almeno tre mesi.
Il consiglio rimane quello di proseguire con la terapia di profilassi già prescritta, tenere un diario degli attacchi allo scopo di verificare meglio eventuali fattori di rischio, prendere il farmaco per l'attacco il più precocemente possibile all'inizio dell'attacco, e considerare una eventuale sospensione della terapia estroprogestinica, che potrebbe peggiorare gli episodi emicranici.
Cordiali saluti.
Dr. Giuseppe Bonavina
giuseppe. Bonavina@libero. It
Dott. Giuseppe Bonavina
Medico Ospedaliero
Specialista convenzionato
Specialista in Neurologia
IMOLA (BO)
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