Per favore, mi dia un consiglio

06 dicembre 2006

Per favore, mi dia un consiglio


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02 dicembre 2006

Per favore, mi dia un consiglio

buonasera, io ho 22 anni e sto frequentando l'università, il mio problema (se lo si può definire così) è il costante stato di incertezza nei confronti delle persone, parlando anche di amicizie di vecchia data o di possibili nuove. Io sono sempre stata una persona piena di principi, non snobbosi, ma i sani principi che aquisisce una persona matura, tuttavia io li ho da quando ero molto giovane, neanche nell'adolescenza ho mai fumato spinelli o sigarette o caduta in stati depressivi da portarmi alla droga nonostante io frequentassi persone che ne entravano in pieno. Per tutti questi motivi ho sempre avuto difficoltà a relazionarmi con gli altri, se erano persone con difetti che ho elencato quà sopra tanto peggio, non ci davo importanza, ma spesso mi sono ritrovata tradita da gente che conoscevo da anni, amicizie che ritenevo serie, durate anni, si sono sfaldate senza alcuna lite o motivazione, semplicemente si dimenticavano di me e questo ha portato il mio ego ad una totale diffidenza nelle persone e nei loro sentimenti, non che io li odi, ma quando io cerco di provare un sincero affetto per una persona io mi blocco e lo vedo solo come un mezzo per passare il tempo o guadagnarci qualcosa, tuttavia, quando ci penso sopra, sento il senso di colpa che è solo momentaneo poichè mi ritornano in mente anche i motivi che mi hanno spinto ad avere questo comportamento ovvero l'atteggiamento delle persone di cui mi fidavo nei miei confronti. Io mi rendo anche conto di una cosa: molte persone hanno meno difficoltà ad avvicinare un possibile partner anche solo per una semplice avventura, io non voglio arrivare a tanto, ripeto che ho dei principi morali, ma non avendo mai avuto un compagno nell'adolescenza o comunque mai in vita mia, ora che mi ritrovo con questo problema di diffidenza, mi sono resa conto che non riuscirò mai ad instaurare un rapporto sincero con un compagno semmai riuscissi a trovarlo, insomma, questa mia costante diffidenza non mi permette di essere sincera e il fidarmi continua a darmi delusioni a cui sono tanto abituata da avermi trascinato in uno stato di semi-indifferenza verso il prossimo, temo di non avere neanche più capacità di innamorarmi, visto che l'amore è una tale fiducia da dare anche il proprio corpo al partner. Per favore potreste dirmi se sia il caso di consultare uno psicologo o se devo lasciare che le cose passino col tempo??? rispondetemi per favore, grazie.

Risposta del 06 dicembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. ANTONGIULIO VITETTA


E' certamente il caso di consultare uno psicologo e non far passare altro tempo. Ciò non potrà che esserle di grande aiuto nel districarsi e nell'affrontare le relazioni con gli altri.
Cordiali saluti

Dott. Antongiulio Vitetta
Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
MESSINA (ME)



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