Pitiriasi rosea di gibert

06 febbraio 2005

Pitiriasi rosea di gibert


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03 febbraio 2005

Pitiriasi rosea di gibert

Buonasera, ho 33 anni, e pochi giorni fa mi è stata diagnosticata la pitiriasi, e il mio medico mi ha detto le stesse cose che ho letto qui e su altri libri o siti. . . Dovrei già essere alla 4° settimana, ma le macchie presentatesi inizialmente su busto e pancia, si sono intensificate durante la terza, apparendo su braccia, cosce, collo, petto, seno, inguine e fondo schiena. Ciò che non mi è chiaro è se questo virus sia contagioso, perchè io pratico il nuoto, quindi frequentando la piscina, è possibilie che che mi sia stata contagiata? E ora io, posso continuare l'attività, o è preferibile effettuare una pausa per evitare il rischio di contagiare eventualmente altre persone? In ogni caso, son due settimane che non vado in piscina, ma appunto vorrei sapere con precisione come comportarmi. A casa, ovviamente nessuno utilizza i mei asciugamani, accapatoio, spugna, ecc. . Il mio medico mi ha detto che trattandosi di un virus potrebbe essere contagioso, e io stessa potrei essere stata contagiata. . . Ma allora, che fare? Tra le vostre risposte, ho letto che per velocizzare la guarigione si può usare una pomata, nello specifico, quale sarebbe? Io intanto mi sto lavando con un sapone neutro, o un doccia-olio, e poi applico sulle zone colpite la Lobocaina che è soltanto un lenitivo per il prurito, che ovviamente va applicato più volte durante la giornata perchè l'effetto sparisce dopo poche ore, e il prurito è tremendo. . . Dicono che poi le macchie spariranno e non rimarrà alcuna traccia sulla pelle, ma è veramente così? Attendo fiduciosa una vostra cortese risposta. Cordiali saluti D. F.

Risposta del 06 febbraio 2005

Risposta a cura di:
Dott. CLAUDIO CAPOBIANCO


la p. Rosea di gibert è una patologia a causa ignota, il dercorso è cpme l'ha descitto lei però di solito è molto poco pruriginosa e non è contagiosa nel senso che non presenta una trasmissione diretta, la verosimile eziologia virale è riconducibile alla staginalità di questa affezione che colpisce l'uomo nel periodo delle malattie esantematiche che sono per la maggiorparte di natura virale.
sei sicuro della diagnosi?

Dott. Claudio Capobianco
Specialista in Dermatologia e venereologia



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