Problema in famiglia

17 marzo 2009

Problema in famiglia


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10 marzo 2009

Problema in famiglia

Buongiorno, ho letto gia' alcune domande e risposte sull' argomernto del ricovero coatto ma vorrei portare la mia situazione per cercare di avere una risposta esautiva da esperti. Sono il figlio maggiore di 3, mio fratello (il secondo, 27 anni) ha degli strani comportamenti: in primo luogo non dice mai la verita' anche su un argomento banalissimo, non parla con nessuno della famiglia (probabilmente anche fuori dalla famiglia) e se gli si pone qualche domanda puo' capitare che abbia comportamenti violenti senza apparente motivo. Tutti oramai in casa hanno paura di lui. Anche fuori casa abbiamo ricevuto delle avvisaglie di qualcosa che non va', ad esempio genitori di sue ex ragazze che ci chiedevano di intervenire su di lui perche' le seguiva e non le lasciava in pace, fortunatamente comunque senza nessun comportamento violento. Ovviamente non c'e' verso di mandarlo da uno psicologo, non vuole. Ora io capisco che puo' essere frutto di depressione o insoddisfazione ma ho molto timore di quello che possa fare. Spesso dice che lui tanto non ha niente da perdere, una volta cercando di parlarci ha perso il controllo tirando calci a qualsiasi cosa aveva davanti e dopo che ho cercato di bloccarlo mi minacciava di strozzarsi con un cavo elettrico, ultimamente ha anche cercato di picchiarmi provocandomi anche dei guai fisici (purtroppo pero' ho delle colpe anche io in questo avendo agito in maniera sbagliata). La sitauzione e' tesa, i miei oramai non gli dicono piu' niente per non urtarlo. Mia madre e' a favore del ricovero coatto ma mio padre invece no. Io non vivo con i miei e li vedo circa una volta al mese a causa del fatto che lavoro all'estero, ogni volta che torno vedo la situazione peggiorare. Sono veramente preoccupato e chiedo aiuto su quali azioni si possono intraprendere. Esiste un modo per obbligarlo a seguire un trattamento che lo possa aiutare senza ricorrere al ricovero coatto? Grazie anticipatamente Gabriele

Risposta del 16 marzo 2009

Risposta a cura di:
Dott. MAURO MILARDI


Quel tipo di ricovero presuppone che vi sia la necessità di un'adeguata terapia farmacologica e non vi sia altro modo che iniziarla in una struttura di ricovero. Questo però lo deve valutare uno specialista.

Dott. Mauro Milardi
Specialista attività privata
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Igiene e medicina preventiva
Specialista in Psicologia
ANCONA (AN)

Risposta del 17 marzo 2009

Risposta a cura di:
Dott.ssa CHIARA INSACCO


Gentile Gabriele,
purtroppo non esiste un modo per obbligare una persona a farsi curare senza ricorrere al trattamento sanitario obbligatorio; potreste fare un tentativo provando a dire al ragazzo che una eventuale visita dallo psicologo non sarebbe per aiutare lui, bensì la famiglia al completo, in quanto con ogni probabilità non ha alcuna consapevolezza della propria situazione; qualora non dovesse funzionare vi consiglio di ricorrere al trattamento sanitario obbligatorio
cordialità

Dott. Ssa chiara insacco
Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
CATANIA (CT)



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