13 aprile 2005
Problemi persistenti
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09 aprile 2005
Problemi persistenti
Gentile esperto, sono un ragazzo di 23 anni e da circa 15 giorni ho i seguenti problemi:- bruciore all'atto dell'urinare
- pesantezza (direi quasi gonfiore) della vescica
- stimolo persistente ad urinare
Il mio medico condotto mi ha fatto fare sin da subito l'esame dell'urinocultura che ha dato esito negativo (e di per certo non è stato invalidato dall'antibiotico che ho inziato a prendere dopo aver riempito il contentitore dell'urina per l'esame) e mi ha fatto assumere 5 pastiglie del farmaco "Prixar". Dopo 5 giorni ho terminato l'assunzione del farmaco e subito mi sono tornati gli effetti che prima citavo. Così il mio medico mi ha fatto fare una ecografia che a sua volta ha dato esito negativo. La somministrazione dell'antibiotico è stata la seguente:
- primi 5 giorni
- interruzione per un giorno
- ripresa nuovamente di altri 5 giorni di antibiotico
Al momento mi trovo all'ultimo giorno di assunzione della pastiglia, ma nuovamente registro leggeri stimoli ad urinare e anche un leggero bruciore nell'atto dell'urinare, nonchè nuovamente una strana pesantezza proprio in corrispondenza della vescica. Cosa mi consigliate di fare? Al momento sono senza risposte e i sintomi di questa strana cosa non mostrano segno di fermarsi. Se mi potete dare una mano vi sarei molto grato. Ringraziandovi della cortesia, porgo distinti saluti.
Risposta del 13 aprile 2005
Risposta a cura di:
Dott. SALVATORE PANARISI
Consiglierei una visita urologica e contemporaneamente, se le condizioni prostatiche lo consentono, una coltura delle urine dopo massaggio prostatico, non limitandosi alla sola ricerca di germi patogeni comuni ma nche della clamidia e dei micoplasmi, oltre a ciò una spermiocoltura ed un eventuale tampone uretrale.
Sicuramente i suoi sintomi sono riconducibili ad una uretroprostatite, per cui l'eseguire gli esami che ho elencato, potrebbero indirizzare verso un trattamento specifico; nel caso di esito negativo degli stessi, , una terapia con aniinfiammatori, chinolonici per un paio di settimane, potrebbe risolverle il problema.
Dott. Salvatore Panarisi
Medico Ospedaliero
Specialista in Urologia
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