L’intossicazione alimentare
Siamo abituati a leggere di casi di intossicazioni alimentari legate al botulino per conserve che vengono fatte a casa senza rispettare le corrette procedure di produzione e conservazione del cibo. Poche settimane fa, la presenza di botulino è stata registrata in una fornitura di scatolette di tonno prodotte in Spagna. Sono state richiamate in tutto il territorio europeo quasi 3.500 confezione dopo che alcune persone erano state ricoverate per aver mangiato una insalata russa fatta in casa e condita con il tonno in questione. Analisi successive avrebbero confermato la presenza di botulino nelle fasi di preparazione del cibo in scatola.
Dica33 si è occupato più volte di botulino. Più in generale invece per quanto riguarda le intossicazioni alimentari - che possono essere anche di lieve entità e sintomatologia - esse rappresentano un rischio reale sulle nostre tavole che può generarsi dall'assunzione di cibo contaminato da batteri o virus (tra i più comuni, escherichia coli e salmonella) oppure dalla mancanza, totale o parziale, di alcune fondamentali norme nella preparazione e successiva conservazione del cibo.
Intossicazione alimentare: cosa fare
Quando si sospetta che sintomi come dolori addominali, diarrea, vomito, orticaria possano essere legati a qualcosa che abbiano assunto, è bene andare subito al pronto soccorso. Non aspettare - o sperare - che i sintomi se ne vadano da soli. L'intossicazione alimentare non va mai sottovalutata.
Tuttavia quando la sintomatologia è lieve, è utile mantenere a riposo lo stomaco non appesantendolo con altro cibo. Successivamente, riprendere con piccole quantità aiutandosi anche con acqua per evitare la disidratazione. Questo perché bisogna tornare lentamente a un corretto funzionamento dello stomaco.
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