22 gennaio 2020
Aggiornamenti e focus, Speciale salute del cuore
Trigliceridi alti: come abbassarli
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Definiamo innanzitutto la parola trigliceridi sono lipidi (molecole di grasso) presenti nel nostro sangue. Solo una piccola parte viene prodotta dal fegato. La provenienza principale è rappresentata dalla nostra dieta: gli alimenti che assumiamo quotidianamente. I trigliceridi rappresentano la nostra 'riserva energetica': servono a garantire e trasmettere energia al nostro corpo durante tutto il corso della giornata e vengono progressivamente rilasciati dalle cellule adipose dove si depositano.
Quando se ne assumono più del necessario (quando cioè la dieta registra un livello eccessivo di calorie, è ricca di carboidrati e di grassi saturi), si va incontro ad un tasso alto di trigliceridi nel sangue e alla conseguente patologia collegata a questo trend di innalzamento: la ipertrigliceridemia (è asintomatica e si certifica solo attraverso un prelievo del sangue).
Questi sono i valori di riferimento
I trigliceridi sono alti quando superano dunque la soglia dei 200 mg/dl. È un trend che non va assolutamente trascurato perché mette a rischio la funzionalità e la salute di organi come fegato, pancreas, cuore. E contribuisce al manifestarsi di ictus, infarto, diabete, aterosclerosi, coronaropatie, angina pectoris. Rischi cardiovascolari che aumentano quando si è anche in presenza di colesterolo LDL alto e diabete. Inoltre, secondo recenti studi scientifici, questi rischi sono più diffusi nelle donne.
La prima terapia da mettere in atto è la dieta equilibrata, unita a una attività fisica costante come jogging, nuoto, ciclismo (30 minuti almeno, 3 volte a settimana). In caso di sovrappeso, è importante ridurre i chili di troppo. I trigliceridi salgono infatti quando immettiamo troppi zuccheri semplici nel nostro corpo (anche dosi eccessive di alcol) e troppi grassi monoinsaturi (insaccati, carne...).
Allora cosa evitare a tavola? Ecco i principali alimenti da 'bandire':
Mangiare con moderazione carboidrati come pasta, pane, riso, orzo, farro. Preferire comunque il carboidrato integrale. Ridurre il consumo di cibi fritti e di latticini (preferire ricotta e fiocchi di latte).
Vanno invece privilegiati in tavola i seguenti alimenti:
Carla De Meo
Riferimenti bibliografici
In evidenza:
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Quando se ne assumono più del necessario (quando cioè la dieta registra un livello eccessivo di calorie, è ricca di carboidrati e di grassi saturi), si va incontro ad un tasso alto di trigliceridi nel sangue e alla conseguente patologia collegata a questo trend di innalzamento: la ipertrigliceridemia (è asintomatica e si certifica solo attraverso un prelievo del sangue).
Questi sono i valori di riferimento
- trigliceridi normali: fino a 150 mg/dl
- trigliceridi 'al limite': 150-199 mg/dl
- trigliceridi alti: 200-400 mg/dl
Trigliceridi alti: i rischi
I trigliceridi sono alti quando superano dunque la soglia dei 200 mg/dl. È un trend che non va assolutamente trascurato perché mette a rischio la funzionalità e la salute di organi come fegato, pancreas, cuore. E contribuisce al manifestarsi di ictus, infarto, diabete, aterosclerosi, coronaropatie, angina pectoris. Rischi cardiovascolari che aumentano quando si è anche in presenza di colesterolo LDL alto e diabete. Inoltre, secondo recenti studi scientifici, questi rischi sono più diffusi nelle donne.
Trigliceridi alti: come abbassarli
La prima terapia da mettere in atto è la dieta equilibrata, unita a una attività fisica costante come jogging, nuoto, ciclismo (30 minuti almeno, 3 volte a settimana). In caso di sovrappeso, è importante ridurre i chili di troppo. I trigliceridi salgono infatti quando immettiamo troppi zuccheri semplici nel nostro corpo (anche dosi eccessive di alcol) e troppi grassi monoinsaturi (insaccati, carne...).
Allora cosa evitare a tavola? Ecco i principali alimenti da 'bandire':
- Dolci
- Prodotti da forno
- Bevande dolcificate
- Frutta molto zuccherina (banane, pesche, fichi, uva, cachi, mandarini)
- Frutta disidratata
- Marmellata
- Pizza
- Patate
- Polenta
- Alcolici
- Sigarette.
Mangiare con moderazione carboidrati come pasta, pane, riso, orzo, farro. Preferire comunque il carboidrato integrale. Ridurre il consumo di cibi fritti e di latticini (preferire ricotta e fiocchi di latte).
Vanno invece privilegiati in tavola i seguenti alimenti:
- Pesce (2-3 volte a settimana). Soprattutto tonno, sgombro, sarde, salmone, merluzzo
- Carni bianche e magre
- Frutta secca
- Kiwi, mele, pere, albicocche, avocado
- Legumi (fagioli, piselli, lenticchie, fave, ceci)
- Cereali integrali
- Verdure (crude e cotte)
- Olio di oliva extravergine.
Carla De Meo
Riferimenti bibliografici
- American Heart Association, American Stroke Association. Triglycerides: Frequently Asked Questions
In evidenza:
- Pedalare verso il lavoro… e verso la salute
- Sindrome di Asperger: a che punto siamo?
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