Dopo l’ictus, il moto scaccia la depressione

09 giugno 2010
Aggiornamenti e focus, Speciale Depressione

Dopo l’ictus, il moto scaccia la depressione



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L'attività fisica è indispensabile per la gestione dei postumi di un ictus e per riacquistare le capacità motorie compromesse, in più allontana i disturbi della sfera emotiva. Non è però necessario impostare un programma particolarmente intenso, è sufficiente un'attività motoria modesta ma costante. E' questo quanto dimostrato da Jocelyn Harris, ricercatore della Heart and Stroke Foundation, con uno studio i cui risultati sono stati presentati durante il recente congresso canadese sulla malattia. Il lavoro ha coinvolto 103 pazienti ricoverati in ospedale a seguito di un evento ischemico e sottoposti a trattamento standard. Di questi soggetti, 53 sono stati arruolati in un programma sperimentale che prevedeva un periodo di 35 minuti quattro volte alla settimana finalizzato al recupero della funzionalità degli arti superiori. Gli esercizi erano estremamente semplici: versare acqua in un bicchiere, abbottonarsi la camicia, ecc. Al termine del programma durato quattro settimane è emerso che i pazienti sottoposti ad attività fisica presentavano un miglioramento del 33% delle funzionalità delle braccia rispetto ai soggetti che ricevevano soltanto il trattamento standard. Discorso analogo riguardava la depressione, in netto calo nei pazienti attivi fisicamente.

Canadian stroke congress



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